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Cessione Samp, c'è la conferma di Al Thani: ecco i prossimi passi e la data della chiusura
Tecnicamente una volta affluiti i soldi sul conto escrow (gestito dall’escrow agent Francesco Console, nominato dallo sceicco alla bisogna) verrà svolta una rapidissima confirmatory due diligence sui conti blucerchiati dell’ultimo trimestre. Conclusa la quale si firmerà il contratto di compravendita della Sampdoria di fronte ad un notaio italiano. I 40 milioni saranno messi contestualmente a disposizione del trust Gianluca Vidal che li destinerà ai creditori dei Ferrero. Entro la fine del mese di novembre la cessione della Sampdoria (acquisita attraverso la controllante Sportspettacolo srl) ad Al Thani dovrebbe essere perfezionata in tutti i suoi termini, secondo le condizioni indicate dall’avvocato ginevrino Gregoire Mangeat che cura gli interessi dello sceicco. Alla presidenza del club sarà nominato Gianluca Vialli, che con Ivano Bonetti sta già lavorando al rafforzamento della squadra sul mercato di gennaio.
La Sampdoria era stata inserita nel trust quasi tre anni fa, a garanzia dei debiti di due delle società della famiglia Ferrero (Eleven Finance e Farvem che avevano richiesto i concordati) ossia a Massimo Ferrero, alla figlia Vanessa e al nipote Giorgio, tutti e tre sotto processo dinanzi al tribunale di Paola in Calabria, accusati di numerosi reati societari e fiscali legati a quattro società calabresi dichiarate fallite nel 2013.
La dichiarazione sottoscritta dallo sceicco Faleh Khalid Al Thani (della quale siamo in grado di anticipare i contenuti essenziali) sarà diffusa attraverso l’ambasciata del Qatar a Roma, che aveva seguito la complessa trattativa per l’acquisizione della Sampdoria riferendone gli sviluppi alla famiglia Al Thani, al potere nel ricchissimo paese del Golfo Persico. Il sigillo ufficiale della rappresentanza diplomatica qatariota a Roma conferisce veste ufficiale alla trattativa e ne certifica anche la rilevanza per la dinastia regnante.
Nulla di sorprendente, il Qatar ha prodotto un enorme investimento organizzando il primo campionato del mondo nella stagione invernale. È naturale che il piccolo ricchissimo regno mediorientale intenda sfruttarne fino in fondo le ricadute mediatiche e commerciali in termini di business e di immagine. L’Europa è il naturale sbocco per chiunque voglia accreditarsi come protagonista nell’arena del gioco più popolare (e ricco) al mondo.
Perché proprio la Sampdoria? Sono molte le società europee in condizioni migliori del club che Paolo Mantovani guidò allo scudetto 31 anni fa. È stato Francesco Di Silvio, un produttore cinematografico bolognese di adozione che risiede a Parigi, ad aver suscitato l’interesse dello sceicco per la Sampdoria. A dispetto del fatto che oggi la Sampdoria annaspi in pessime acque di classifica (appena 6 punti raccolti in 15 match di campionato) e sia guidata da un cda di emergenza nominato dopo l’arresto, il 6 dicembre 2021, di Massimo, Vanessa e Giorgio Ferrero, e la conseguente inibizione a compiere azioni di carattere giuridico che li aveva colpiti. Ne era derivato il commissariamento di fatto della Sampdoria, costretta a gestirsi non solo in assenza di un proprietario ma soprattutto di disponibilità finanziare adeguate.
Lo sceicco Al Thani si è dichiarato “divertito” dai racconti della stampa, principalmente genovese (l’informazione nazionale finora si è quasi del tutto disinteressata della vicenda) pertinacemente ostile all’ipotesi del suo arrivo a Genova alla guida della Sampdoria. Una puntualizzazione agrodolce che vuole spazzare via tutte le illazioni malevole fiorite sul suo conto. Eppure soltanto un personaggio enormemente facoltoso si sarebbe impegnato a versare 40 milioni extra budget per salvare la Sampdoria. “Con me cambierà tutto”, conclude lo sceicco.