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Cessione Milan, altro successo di Elliott: niente documenti a Blue Skye
MILAN, CAUSA DI ELLIOTT A BLUE SKYE
RICHIESTA RESPINTA – Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, un tribunale di New York ha respinto la richiesta fatta pervenire da Blue Skye di procedere con una disclosure forzata di alcuni documenti per un procedimento in Italia. Non è la prima volta che la società di Cerchione e D’Avanzo incassa un rifiuto: il 17 maggio scorso era già fallito il tentativo di Blue Skye di ottenere un’ampia documentazione sulla cessione del club rossonero.
IL RETROSCENA - Il 4 agosto, il Tribunale aveva emesso un ordine protettivo per disciplinare la disclosure del maggio precedente. L’ordine limitava l’uso da parte di Blue Skye dei documenti ottenuti in Lussemburgo e in Italia. Cerchione e D’Avanzo hanno dunque cercato di far consentire l’uso di questa documentazione almeno in un procedimento italiano, una richiesta al quale Elliott si è opposto, giungendo alla decisione odierna del Tribunale.
IL DISPOSITIVO - “La modifica unilaterale dell’ordine protettivo sarebbe inappropriata in questo caso. Il ricorrente (Blue Skye, ndr) non è riuscito a dimostrare le necessarie “circostanze straordinarie” o “necessità impellenti”, che giustificherebbero lo scioglimento da parte del Tribunale di un ordine protettivo, concordato e stipulato solo due settimane fa”.