Diciamoci la verità: al di là dell'exploit delle prime tre giornate, con la vittoria sul Milan e il pari all'Olimpico, in pochi avrebbero scommesso sulla salvezza del Cesena; e il fatto è assolutamente comprensibile alla luce del valore e della relativa esperienza della rosa a disposizione di Ficcadenti. A poche giornate dal termine, invece, i bianconeri non solo si trovano in piena corsa per salvarsi, ma stazionano addirittura fuori dalla zona rossa.

Merito di un gruppo che ha saputo amalgamarsi bene nonostante le difficoltà, di un allenatore che, cocciutamente o meno, ha perseverato nel proprio credo di cercare il gioco di una 'grande' con valori tecnici di una provinciale, di singoli (vedi Jimenez) che si sono fatti carico delle responsabilità del caso. Un plauso, senza dubbio, va rivolto anche ad una società che coerentemente si è affidata alla guida tecnica anche quando nessun tifoso avrebbe appoggiato la scelta; i tifosi, appunto, altro elemento di grande spessore tanto che il 'Manuzzi' non ha mai mancato un solo appuntamento in quanto a presenze.

L'altro ingrediente di una salvezza che mai era stata così vicina si chiama Sampdoria: l'inaspettata crisi dei blucerchiati ha spinto in alto il Cesena e, non me ne vogliano i doriani - ai quali va il doveroso rispetto -, ma in Romagna si sorride con sadico gusto ripensando alle dichiarazioni di tal Massimo Maccarone, che a gennaio si era detto restio ad approdare in bianconero: 'Non voglio lottare per la salvezza, vado a Genova', si giustificava il giocatore nel rifiutare la corte di Campedelli... Col senno di poi, uno scivolone di fantozziana memoria.