Cesenamania:| Non si può non crederci
E adesso è assolutamente necessario crederci. La vittoria di Marassi, (eufemisticamente parlando) completamente inattesa, rilancia il Cesena in una corsa salvezza che sembrava ormai limitarsi a poche speranze di agganciare il Lecce o il Parma di turno; ora, infatti, i bianconeri si trovano per assurdo a tre punti dalla Sampdoria stessa ed a stretto contatto con altre tre concorrenti. Tutto si riapre, insomma, dal memorabile pranzo del Ferraris, partendo dalla classifica fino ad arrivare ai singoli, come quell'Emanuele Giaccherini che ha letteralmente spaccato la partita, ma che nell'ultimo periodo il campo lo aveva visto spesso a gara ampiamente iniziata.
Non solo Giaccherini, però: la vittoria sui doriani va a rafforzare (con motivazioni oggettive o meno, non importa) l'ampia fetta di pubblico che ritiene Malonga un'arma da utilizzare con ben più ampio minutaggio a scapito del sempre bistrattato Budan; difficile dare torto ai tifosi, il francese è un capitale del Cesena, rappresenta la voglia, il sacrificio, la sfrontatezza di chi è giovane e sa di poter spaccare il mondo, mentre Budan... beh, inutile infierire, l'augurio è di un grande ritorno ad alti livelli nel prossimo campionato. L'imbarazzo, quindi, è ancora una volta tutto tra le mani di Ficcadenti, che ad ogni modo a Genova si è preso una bella rivincita su chi ne chiedeva l'esonero.
Va detto, infatti, che la vittoria contro la Sampdoria non è arrivata grazie alla furia agonistica degli undici bianconeri in campo, ma anche e soprattutto grazie all'atteggiamento tattico della squadra. E chi, come il sottoscritto, non ha mai fatto sconti al tecnico del Cesena, deve avere l'onestà intelettuale di riconoscerlo. Tornando al punto di partenza, dunque, ora è tutto nelle mani dei bianconeri, che si ritrovano sul rettilineo finale delle ultime dieci partite in piena corsa per la salvezza. Ora servono poche chiacchiere e tanti punti, magari a partire proprio da domani sera, quando al Manuzzi arriverà una Juventus in oggettiva difficoltà ma pericolosissima in quanto ferita nell’orgoglio.
La vittoria sarebbe senza alcun dubbio la miglior medicina per tutti: per la classifica, per il tecnico, per i giocatori e per la società. A proposito di società: è rimasto deluso chi si aspettava formali scuse per la rabbiosa conferenza stampa di Campedelli, o per il presunto gestaccio rivolto dal preparatore atletico Toffolutti alla curva bianconera; al contrario, invece, la sorpresa è arrivata proprio dai quadri dirigenziali, con misteriosi riferimenti da parte dei media locali a dissidi tra presidente e Vice-presidente... una vicenda, questa, che probabilmente ci offrirà interessanti spunti nelle prossime settimane.