Impresa Cesena:|Esplode la voglia di A
l presidente Campedelli a fine match le tonsille rischiavano di uscire. Si sgolava dicendo: «Siamo stati grandi, ma non si può soffrire così, abbiamo sfiorato l’infarto». Urla sacrosante, il suo Cesena è stato più forte di tutto e tutti: in vantaggio di tre reti (infilate fra il tramonto del primo tempo e l’alba della ripresa), ha resistito negli ultimi 12 minuti a una maxi ‘patacata’ di Antonioli e a un rigore inventato dal maldestro Pierpaoli. La Samp infatti, disperata e inerme, solo per caso si era trovata lì a un attimo dal rimediare a una montagna di guai. Non l’avrebbe meritato. Ma la Romagna bianconera è stata più coriacea di tutto questo, anche di se stessa, spesso il pericolo maggiore. Ora i bianconeri sono piombati in zona salvezza e, dettaglio significativo, hanno trascinato brutalmente nei bassifondi una mesta Samp (il tecnico Di Carlo ha le ore contate).
Un colpaccio supersonico insomma per la Romagna bianconera, tondo e limpido. Gli ospiti hanno sofferto un po’ nel quarto d’ora iniziale, poi hanno mostrato sostanza, centrocampo tonico e Jimenez condottiero soprattutto come mentalità. Ma tutta la squadra ha saputo battagliare e ripartire, creando e conservando i guizzi da ‘urlo’ di Parolo e Giaccherini (bis). E sia chiaro, nel finale il ritorno di una Samp disperata, lo ripetiamo, è stato solo figlio del caso.