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    Cesenamania: chi è giusto non può dubitare

    Cesenamania: chi è giusto non può dubitare

    È notizia di questi giorni la chiusura delle indagini da parte della procura di Cremona sulla scottante inchiesta calcioscommesse. Non si tratta più di giustizia sportiva, a tratti anomala e celebrata in tutta fretta per rispettare le tempistiche dettate dai calendari, ma di giustizia ordinaria, più approfondita e ovviamente più temuta. Fra i 130 indagati dal PM Di Martino c'è anche un bianconero, l'attaccante Guido Marilungo. L'ipotesi di reato a lui contestata è frode sportiva in relazione alla partita Ascoli-Atalanta del marzo 2011, epoca in cui la punta marchigiana vestiva la maglia orobica. Per questi fatti è stato indagato anche mister Colantuono, sempre con l'accusa di frode sportiva. Nello specifico a Marilungo viene contestata la partecipazione al gruppo di coloro che attuarono, o cercarono di attuare, la combine della partita in cambio di laute ricompense in denaro. L'attaccante, in sede di giustizia sportiva, fu prosciolto da ogni capo d'accusa, senza incorrere in sanzioni o ammende. Non fu infatti provata la stretta di mano fra Marilungo e Micolucci, gesto con il quale le formazioni avrebbero dovuto sancire l'accordo sul risultato del match in questione. Neppure le immagini televisive riscontrarono nulla di anomalo nel comportamento della punta bianconera che, in un interrogatorio del 2012, dichiarò di aver giocato con la sola rabbia del poco minutaggio a disposizione, senza alcun tipo di influenza esterna.

    Per il Cesena però i grattacapi non finiscono qui. In queste ore è arrivato il deferimento della Procura Federale nei confronti sia dell’ex presidente Igor Campedelli sia del Cesena Calcio, a titolo di responsabilità diretta. In questo caso i fatti si riferiscono alla gestione Campedelli dove ingenti capitali furono fatti transitare dai conti di A.C Cesena Calcio SpA in favore della controllante Opera Cesena Calcio Srl. Tramite questa operazione, citando la stessa Procura Federale, "si determinò un progressivo e ingente impoverimento patrimoniale dell’A.C. Cesena". Questa serie di operazioni è indicata come  la ragione principale dell'attuale difficoltà economica del club bianconero, difficoltà che nel 2012 portò ad un passo dal fallimento. Sarà la prima udienza, prevista entro 90 giorni dalla data del deferimento, a rendere note le richieste di pena della Procura Federale. La società intanto ha già conferito mandato all'avvocato Grassani, dichiarandosi però incolpevole per fatti commessi prima dell'acquisizione della legale rappresentanza del club da parte dell'attuale presidente Giorgio Lugaresi. Tutti questi elementi lasciano presagire come da oggi le questioni di campo non saranno più le sole a destare preoccupazioni.

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