Cesena: Che bella la vita da big..
Una simile attenzione mediatica a Cesena non la si era mai vista. La vittoria contro il Milan di sabato sera ha entusiasmato la stampa e le televisioni di tutta Italia e non solo, che all'improvviso hanno scoperto la piccola realtà romagnola portandola sotto le luci della ribalta.
Ieri pomeriggio le telecamere di Sky hanno realizzato un simpatico tour cesenate con Schelotto nel ruolo di cicerone, a raccontare tutti i posti celebri della città e i luoghi del tifo bianconero, dando vita ad una curiosa cartolina della città romagnola. In serata poi anche i telegiornali di Rai e Mediaset hanno dato spazio agli uomini di Ficcadenti.
Chi ormai conosce da anni l'ambiente bianconero, però, non si è stupito dello spirito e della grinta messi in campo da questa squadra, che dalla Prima Divisione alla serie A, da Bisoli a Ficcadenti non ha mai cambiato il suo dna. Attenzione, determinazione e un cuore grande così da parte di tutti i giocatori sempre disposti a sacrificarsi per il compagno, sono stati il lei motiv delle prime due giornate di campionato, in cui il Cesena ha regolato prima la Roma, ottenendo un punto preziosissimo, e poi il Milan, sconfitto 2-0. Aver superato indenne i primi due maxi ostacoli della stagione non è affare di poco, e come se non bastasse il Cesena può inoltre sfoggiare una difesa ancora intonsa, che pare proprio non voler subire gol.
Quando non ci pensano le manone di San Francesco Antonioli - che proprio oggi compie 41 anni - è la retroguardia ad essere attenta, muovendosi con incredibile sincronia come se i meccanismi fossero oliati e perfetti ormai da tempo. Von Bergen al centro della difesa è già una certezza e con Pellegrino forma una coppia affiatata e fisica, mentre sui lati Ceccarelli e Nagatomo hanno già capito come si vive nella massima serie, macinando chilometri su chilometri ad ogni partita.
A centrocampo Parolo e Colucci si stanno facendo valere, mentre Appiah, nonostante la sua condizione atletica sia ancora da trovare, tampona ogni suo problem fisico con il mestiere e la grinta. Su Schelotto e Giaccherini - denominato in questi giorni l'Haessler italiano da Ivan Zazzaroni e il Messi di Talla da un giornalista del quotidiano Il Tirreno - ormai non ci sono più aggettivi, ma per una volta gli applausi devono andare con pieno merito a Bogdani.
La punta albanese, sotto l'occhio del ciclone per lo scarso feeling con il gol mostrato nei primi mesi in Romagna, ha realizzato con il Milan una rete storica, la prima del Cavalluccio in serie A dopo ben 19 anni. Oltre ad avere "bucato" la porta del Diavolo, Bogdani ha anche servito un perfetto assist a Giaccherini in occasione della seconda rete, bagnando come meglio non poteva l'esordio al Manuzzi.
Ora però la gara con il Milan dovrà essere lasciata alle spalle, perchè domenica prossima in Romagna arriverà il Lecce, neopromossa che nell'ultima giornata ha superato la Fiorentina. Una partita da vincere ad ogni costo, perchè quei tre punti potrebbero essere fondamentali in chiave salvezza.