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  • CEO Superlega: 'I tifosi tifano i club, non la UEFA. E dai club ci arrivano sempre più apprezzamenti'

    CEO Superlega: 'I tifosi tifano i club, non la UEFA. E dai club ci arrivano sempre più apprezzamenti'

    • Redazione CM
    Il CEO della Superlega, Bernd Reichart, ha parlato a Tuttosport: vi riportiamo i passaggi più interessanti del suo intervento. 

    "Joan Laporta è il presidente di uno dei più grandi club nel mondo (il Barcellona, ndr) e, per me, è incoraggiante vedere che un grande club sia così entusiasta della Superlega e così impaziente che questa prenda il via. Ma ho il mio lavoro e i miei compiti da svolgere, soprattutto dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea". 

    DOPO LA SENTENZA - "Società che prima erano più riluttanti, adesso hanno un approccio più curioso. Ci dicono: abbiamo visto che avete reso pubblico il format della competizione, vorremmo capirne di più. In molti ci ribadiscono la loro necessità di diventare più digitali e globali". 

    UNIFY COME SPOTIFY - "Sì, più o meno. Ho un passato nella televisione e so che il dibattito è sempre quello: se alzi i prezzi per accedere al prodotto calcio, guadagni di più ma stringi il pubblico, se li abbassi allarghi il pubblico, ma stringi i ricavi. Trovare il bilanciamento è il segreto, ma oggi dobbiamo pensare che le generazioni più giovani stanno abbandonando il calcio perché è costoso e difficilmente accessibile. Quindi dobbiamo partire da qui. Tra l’altro, offrendo le partite gratis, la pirateria sarebbe sconfitta all’origine". 
       
    MA COSA CAMBIA CON LA SUPERLEGA? - "Aumenta il potere dei club, che potranno contare su un minimo di 14 partite e su un ricavo fisso, con meno rischi di non averlo per la mancata qualificazione, perché potranno accedere dal campionato nazionale oppure potranno rimanere nella Superlega con una buona stagione internazionale. Saranno le loro competizioni e saranno loro a decidere la ridistribuzione. E i tifosi sono tifosi dei club. Non ho mai visto tifosi con la sciarpa dell’Uefa. Non sono tifosi di un ente privato con sede sul Lago di Ginevra, sono tifosi della loro squadra del cuore, probabilmente perché il loro papà lo era e loro vorrebbero tramandare questo amore ai figli. I club con la Superlega hanno la possibilità di pianificare il loro futuro in modo autonomo. Secondo: hanno la possibilità di vedere il miglior calcio del mondo gratis". 
     
    I CLUB SI SCHIERANO MA... - "Beh, vengono da settanta anni di monopolio, lo vogliono difendere e hanno un certo arsenale per farlo. La Uefa, all’epoca, aveva dichiarato che “andava in guerra” - questa è la frase che ha scelto usare - contro alcuni dei più grandi club del mondo, che hanno avuto bisogno della Corte Europea per difendersi da quelle minacce. Il modo con cui si è difesa la Uefa nel 2021 continua a fare paura oggi, perché l’Uefa è un’entità con troppi cappelli, non c’è alcuna separazione dei poteri e in certi frangenti l’Uefa ha anche maggiore potere dei governi nazionali. E questo è sotto osservazione, ora che la sentenza della Corte di Giustizia è diventata una legge europea a tutti gli effetti. Ma capisco la situazione dei club che devono gestire questa fase e, giustamente, non vogliono sbilanciarsi pubblicamente. Un club mi ha detto: guarda, il comunicato che faremo sulla Superlega ha lo stesso valore del comunicato che facciamo per riconfermare la fiducia al nostro allenatore quando siamo ultimi in classifica, che mi ha fatto sorridere. Non posso dire chi, ma non era un club italiano". 

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