Cellino su Tonali: 'Deciderà lui, spero con il cuore. Il Milan non so di chi sia, l'Inter ha Marotta. Ecco a chi lo darei'
SUL CALCIO DI OGGI - "In Lega vedo una marea di avvocati e dirigenti stranieri, molti dei quali non conosco, che non sanno neppure i giocatori che hanno in panchina. Il calcio è diventato una brutta copia della politica. Sono stati sei anni lontano dall'Italia, ma purtroppo mi sto rendendo conto del Paese in cui sono tornato".
SU TONALI - "A gennaio una squadra importantissima è venuta da me dicendomi che voleva Tonali. Io non ho fatto cifre, ma soltanto una domanda: lo faresti giocare subito titolare in Champions League? Mi hanno risposto che lo avrebbero lasciato a Brescia fino a fine stagione. Allora gli ho detto: 'Grazie, ma allora me lo tengo del tutto e ne riparliamo a luglio'".
SULLE TRATTATIVE - "A febbraio ho ricevuto un'altra richiesta importantissima e non ho detto nulla a Tonali con l'intento di fargli una bella sorpresa a giugno. Il nome della squadra non posso dirlo, tanto purtroppo il coronavirus ha cambiato tutto".
SUL PREZZO DI TONALI - "Il mio sogno sarebbe tenerlo, sarei disposto a fare i salti mortali. Ma ho un patto con Sandro, che è un ragazzo d'oro. Lui sa che quando mi chiederà di andare via, io lo lascerò partire. Non ne farò una questione di prezzo, l'importante è che scelga con il cuore. E sia solo lui a decidere".
SUL MILAN - "Di chi è il Milan? Una volta c'erano Berlusconi e Galliani, maestri a cui mi sono ispirato. Comunque non sono sicuro che Tonali tifasse Milan, per certo so che adorava Gattuso. Napoli? Un conto era il giocatore, un conto è l'allenatore. Cambia tutto".
DOVE LO VEDREBBE BENE - "Per Nainggolan, ai tempi del Cagliari, ho rinunciato ai soldi della Juve perché ero convinto che Radja avesse bisogno del calore di Roma e ho avuto ragione. Tonali è un ragazzo più freddo, del nord. Però dentro è un sentimentale. Ecco perché, siccome sono romantico, mi piacerebbe vederlo alla Roma o al Napoli. Però difficilmente succedderà. Preferirei comunque che restasse in Italia".
SU JUVE E INTER - "La Juve è cresciuta molto con Agnelli e Paratici. Nell'Inter c'è un proprietario straniero e non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo. Però hanno Marotta, un dirigente top per il quale nutro un grande rispetto. Vedremo...Dipenderà da Tonali, sarà lui a scegliere. Ma spero che resti in Italia e che giochi".