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    Ceferin: 'Superlega vuota, solo 2 squadre di A non ci appoggiano e tra loro non c'è la Juventus'

    Ceferin: 'Superlega vuota, solo 2 squadre di A non ci appoggiano e tra loro non c'è la Juventus'

    Il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica: ""È terribile, sono maledettamente stanco dei problemi: il Covid, due guerre, la Superlega, i guai finanziari dei club. Viviamo tempi pazzi. Ora spero in due-tre anni di pace e calma, di unità tra club, Nazionali, Federazioni, Uefa e Fifa. Il caposaldo è il modello calcistico europeo, con pari diritti per ogni club. Abbiamo appena incontrato qui alcuni club della Premier League: vogliono mutuare il modello del nostro nuovo fair-play finanziario, che verrà pienamente implementato nella prossima stagione". 

    SUPERLEGA - "La sentenza della Corte di giustizia europea sul monopolio Uefa è stata una sconfitta? Nient'affatto. Ripeto che il press officer ha confezionato un comunicato diverso dalle parole della sentenza: un pacco ben infiocchettato per i nostri oppositori, ma dentro non c'era nulla. La Superlega è contro ogni logica del calcio. E se nessuno la vuole, nessuno la fa. Bernd Reichart ha presentato le 3 nuove leghe e partite gratis al video? Un completo nonsenso. Per il Ceo di A2, come io chiamo una sigla che rappresenta solo 2 club, prendo in prestito la definizione dal presidente della Liga spagnola, Javier Tebas: è un David Copperfield, un illusionista delle parole. Io potrei anche dire che ho firmato per giocare nell'Inter o nel Milan, ma le cose sono vere solo quando accadono. Non penso che altri club possano seguire Real Madrid e Barcellona: la stabilità dei club è garantita dalle competizioni Uefa. Il giorno dopo la sentenza della Corte il 100% dei club tedeschi, inglesi e francesi, il 90% degli spagnoli, anzi tutti tranne 2, e l'80 % di quelli italiani si sono pronunciati pubblicamente contro la Superlega: è molto difficile organizzare una competizione senza tutti questi club". 

    JUVENTUS - "Il rapporto è buono, solo 2 club non ci hanno appoggiato, e tra questi non c'è la Juventus. I dirigenti del calcio italiano stanno facendo del loro meglio. Un calcio per ricchi e uno per poveri? No, se manterremo il modello calcistico attuale. Il nostro sistema garantisce che tutti giochino insieme, grandi e piccoli club. Se perderemo questa bussola, allora sì che correremo il pericolo. Ma noi non lo permetteremo. Come può esserci ancora spazio per favole come l'Atalanta in Champions? Col nuovo fair-play finanziario, che non a caso alcuni club della Premier vogliono come modello. Quando spuntò fuori il progetto Superlega, io dissi a Montreux che l'Atalanta era un esempio virtuoso da seguire. Il nostro organismo di controllo finanziario ha fatto un eccellente lavoro, ma anche qui dico che noi non siamo una polizia. Il nuovo FFP, col limite del 70% degli introiti reinvestiti in stipendi, agenti e mercato, è la strada corretta. Infatti chi ha speso il 200% ora è nei guai. Sarà fantastica, a settembre, la nuova Champions a 36 squadre. Le Final 8 o 4 di Champions e la finale di Champions fuori Europa sono possibili? Per la prima cosa non vedo spazi nel calendario. Per la seconda rispondo di no, fino a quando sarò io il presidente". 

    MANCHESTER CITY - "Ho detto che ha violato il FFP e che nel 2020 la decisione di escluderlo per due anni dalle coppe era legittima? Lo confermo. Poi il Cas ribaltò la sentenza e io ho detto che da avvocato rispetto le decisioni della Corte. Il City ha vinto la Champions 2023 in finale contro l'Inter? Il nostro processo ormai è chiuso. Su quello in corso in Inghilterra non mi posso pronunciare". 

    BOBAN - "Lui non merita il mio commento. Chi conosce lui e me arriverà naturalmente alle proprie conclusioni. Il Congresso, e non un singolo individuo, detiene l'autorità per determinare l'adeguatezza di qualsiasi cambiamento. Confidiamo nel nostro processo decisionale collettivo e democratico, per guidarci efficacemente verso il futuro. Quando arriverà il momento, dirò se intendo ricandidarmi nel 2027". 

    MAIGNAN - "Un disastro, una vergogna. Ma non possono essere solo gli organismi calcistici, Fifa, Uefa, federazioni e leghe, a intervenire. Devono farlo i governi nazionali. Questi comportamenti idioti nascono a casa e a scuola. Vanno estirpati alla radice: è un tema innanzitutto educativo. Per ora questa è principalmente una nuova era in cui il populismo e l’estrema destra puntano al potere in tutta Europa. L'Italia dovrebbe preoccuparsi del razzismo. Molti media ci accusano di non fare abbastanza. Noi possiamo punire i club e chiudere gli stadi, ma non siamo la polizia. In Croazia hanno fatto un'ottima cosa: hanno arrestato due razzisti e li hanno incarcerati e banditi dagli stadi. Lo 0-3 a tavolino automatico per le squadre dei tifosi razzisti? Ma i razzisti non sono tifosi, sono idioti che usano gli stadi per mostrare la loro ideologia: non si preoccupano, se danneggiano i club. Vanno allo stadio apposta, per creare problemi. Tutti i giocatori con cui ho parlato sono decisamente contro il razzismo: quelli dell'Udinese, a partire dal mio connazionale Bijol sui social, hanno manifestato solidarietà a Maignan". 

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