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    Ceferin: 'Superlega terribile. Agnelli è il passato, non parlo più di lui. Juve, Barça e Real si facciano la loro Uefa...'

    Ceferin: 'Superlega terribile. Agnelli è il passato, non parlo più di lui. Juve, Barça e Real si facciano la loro Uefa...'

    Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, si confessa in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Tra i temi toccati la Superlega, l'escusione delle squadre russe dalle competizioni internazionali. Anche l'ex amico Andrea Agnelli, di cui non pronuncia mai il nome. Come fosse Lord Voldemort in Harry Potter, scrive il Corriere.

    COME AIUTA L'UEFA L'UCRAINA - "Abbiamo imposto sanzioni sportive e dedicato più di un milione per i bambini e rifugiati ucraini".

    SUI RAPPORTI UEFA-PUTIN - "In passato corretti, era ben preparato per un meeting. Non credo sia tifoso di calcio, gli piacciono più altri sport".

    SULL'ESCLUSIONE DEI CLUB RUSSI - "Le sanzioni sono necessarie: non è politica, ma una crisi umanitaria. Mi piange il cuore a punire gli atleti: non è la loro guerra, non l’hanno decisa né voluta. Ma dobbiamo mostrare unità per la pace".

    QUANTO E' COSTATO CHIUDERE IL CONTRATTO CON GAZPROM? - "È stato giusto. Finanziariamente è costato molto (150 milioni fino al 2024, ndr).  Per noi è un colpo al portafoglio, ma alla gente viene tolta la vita. Parlo tutti i giorni con Pavelko, presidente della federazione ucraina. Ho avvisato Dyukov della federcalcio russa  prima di decidere: non sono un codardo, non faccio le cose di nascosto".

    SULLA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SULL'UEFA CON POSIZIONE DOMINANTE - "La temo? No per niente, sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la Uefa è un monopolio, i tre club si facciano pure la loro Uefa, giochino le loro competizioni. Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano anche che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League". 

    SU REAL-PSG - "Senza fare commenti diretti sulla gara, vi dico che anche se con quelle tre abbiamo problemi fuori, in campo tutti avranno sempre gli stessi diritti. Le nostre competizioni sono sane, senza preferenze per nessuno

    SUI RAPPORTI PERSONALI CON AGNELLI E UEFA-JUVE - "Uefa e Juve sono due istituzioni: avranno sempre rapporti corretti. Sulla persona che lei ha nominato non voglio più dire una parola: è il passato".

    SUL FINANCIAL FAIR PLAY - "La pandemia ha creato problemi a tutti, ma per alcuni è stata una buona scusa per la loro cattiva gestione. Il Financial Fair Play era nato per eliminare le perdite nel calcio, ora bisogna concentrarci di più sull’equilibrio competitivo".

    SU UNA NUOVA CANDIDATURA A PRESIDENTE UEFA - "Sono ottimista e abbastanza sicuro che la guerra finirà presto. Penso mi ricandiderò per un altro mandato, sperando di non vivere sempre in una crisi continua".

    SULLA FINESTRA DI MERCATO DI GENNAIO - "Di togliere la finestra di gennaio ne parlavamo, poi la pandemia ha bloccato tutto. Ora c’è la guerra. Riprenderemo il discorso più avanti".

    SUGLI EUROPEI IN ITALIA - "Le chance le ha, ma deve investire: da tanti anni non rifate gli stadi. Non avete impianti nuovi e quei pochi rifatti sono piccoli. Mi dicono che pure San Siro sarà rimpicciolito. Va coinvolto il governo, è un’operazione che fa bene al Paese. Ho grandi rapporti con le istituzioni italiane, con il presidente della Figc Gabriele Gravina e con Evelina Christillin, sempre pronti a sostenerci. Amo l’Italia. Il problema da voi è la burocrazia".

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