Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Ce l'ho con... Onana non è mai stato un portiere da 55 milioni, Ausilio e Marotta hanno fatto un capolavoro

    Ce l'ho con... Onana non è mai stato un portiere da 55 milioni, Ausilio e Marotta hanno fatto un capolavoro

    • Andrea Distaso
      Andrea Distaso
    La parata più bella, quella che purtroppo per lui e per il Manchester United non è riuscito a fare durante i 90 minuti, è arrivata al termine della partita. Quando ha deciso di prendersi la scena nella maniera più anticonvenzionale, dimostrando una volta di più di essere un giocatore ed un ragazzo tutt’altro che banale. "È mia responsabilità, a causa mia non abbiamo vinto e devo imparare da questo. Ho molto da dimostrare, perché a dire il vero il mio inizio al Manchester United non è stato dei migliori. Sono stato io a deludere la squadra", ha detto. Perché André Onana potrà e dovrà essere criticato per il pessimo avvio della sua nuova esperienza inglese, ma non che abbia paura a prendersi le sue responsabilità e a metterci la faccia in uno dei momenti più complicati della sua storia recente. Era dal 1978 che i Red Devils non incassavano almeno tre reti per tre partite consecutive e gli svarioni commessi dall’inizio di questa stagione dal nazionale camerunese hanno contribuito a dipingere le attuali fragilità della squadra di ten Hag.

    QUANTE PRESSIONI - I giocatori sono uomini e, come tali, vivono e si nutrono delle pressioni ed è innegabile che sulla sponda rossa di Manchester queste siano cresciute esponenzialmente negli ultimi anni, più per la consacrazione ottenuta anche a livello internazionale dai rivali cittadini che per il classico richiamo all’epopea targata Alex Ferguson. E ognuno le sopporta e le gestisce alla sua maniera, anche secondo i momenti. Perché è altrettanto chiaro che Onana non sia l’unico problema di uno United che aveva illuso nella passata stagione di aver superato i propri limiti e la sua idiosincrasia a prestarsi agli alti e ai bassi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio. Una squadra costruita male a dispetto di investimenti da capogiro, che hanno però colpevolmente lasciato inevase le necessità principali, ossia il rafforzamento del settore difensivo. Dopo aver messo sul piatto 55 milioni di euro per quello che è stato probabilmente il miglior portiere dell’ultima Champions League.

    IL VERO CAPOLAVORO - Dimenticandosi un passaggio tutt’altro che banale. Onana è un buonissimo interprete del suo ruolo, pescato dal Barcellona in Camerun e cresciuto nel suo settore giovanile prima di essere lanciato nel calcio dei grandi e in un’altra scuola di rinomata fama come l’Ajax. E’ in Olanda che il talento a 360° del classe ‘96 si è affermato, per la sua abilità nel partecipare alla costruzione dal basso e a guidare i compagni dall’alto di un carisma non indifferente. Ma anche per le sue parate, alternate con qualche uscita a vuoto che fa parte del suo modo di essere portiere. L’Inter, che gli ha affidato la pesante eredità di Samir Handanovic, lo sapeva perfettamente quando ha colto l’opportunità di tesserarlo da parametro zero, ma il vero capolavoro Ausilio e Marotta l’hanno fatto un anno dopo. Quando sono riusciti a registrare una plusvalenza da record per un giocatore che quei 55 milioni di euro probabilmente non li valeva prima e non li vale oggi.

    Altre Notizie