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    Ce l'ho con... Sarri ci è ricascato, non merita di restare al Napoli

    Ce l'ho con... Sarri ci è ricascato, non merita di restare al Napoli

    • Andrea Distaso
    Cinque punti conquistati nelle ultime 4 giornate e un sogno scudetto sempre più lontano, complice anche un calendario tutt'altro che semplice e uno scontro diretto con la Juventus da vincere a tutti i costi allo Stadium il prossimo 22 aprile. La recente striscia di risultati, non ultimo il pari con la bestia nera Sassuolo, ha fortemente compromesso le ambizioni tricolori di un Napoli ripiombato nei difetti di sempre. Esattamente come due stagioni fa, quando Higuain indossava ancora la maglia azzurra e Sarri si arrese ad aprile collezionando 3 ko in 5 partite con Udinese, Inter e Roma. Il denominatore comune tra il campionato 2015/2016 e quello in corso è l'altissimo grado di spremitura raggiunto dalla squadra, oggi come allora imperniata sui soliti 11 noti.

    TUTTO PER LO SCUDETTO MA... - Non è servito al Napoli snobbare l'obiettivo della Coppa Italia e affrontare la doppia campagna europea in Champions ed Europa League con un atteggiamento nemmeno lontanamente paragonabile a quello visto fino a poche settimane fa in Serie A, prima della fisiologica frenata sotto il profilo dei risultati e delle prestazioni. Il ko interno con la Roma dopo il blitz della Juve a tempo scaduto sul campo della Lazio è stata la prima picconata, a cui hanno fatto seguito il pari senza reti con l'Inter, il difficile successo sul Genoa e il mezzo passo falso col Sassuolo. Sarri ha sacrificato competizioni trattate alla stregua di vere e proprie distrazioni puntando su un blocco di giocatori quasi immutabile e lasciando le briciole, al netto degli infortuni, ai vari Chiriches, Diawara, Rog e Milik. Una gestione del gruppo discutibile, che ancora una volta ha portato Hamsik e compagni al momento clou della stagione in condizioni atletiche imperfette.

    E' ORA DI CAMBIARE - Così come spesso su queste pagine abbiamo elogiato la straordinaria capacità di Sarri di dare un'organizzazione di gioco e una coralità ammirate anche fuori dai nostri confini con un gruppo di calciatori ben lontani per valori tecnici a quelli della Juve, al termine della stagione il punto della situazione col presidente De Laurentiis per decidere se rinnovare o meno il contratto e avviare con l'ex tecnico dell'Empoli il nuovo ciclo dovrà tenere conto anche di questo aspetto. Avrebbe senso insistere su un allenatore refrattario a puntare sui giovani e incapace di valorizzare gran parte degli acquisti della società per ritrovarsi l'anno prossimo a fare le medesime analisi? La risposta è no, se Napoli e i suoi tifosi, dopo essersi avvicinati sempre di più, la vetta hanno intenzione davvero di toccarla con mano.

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