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Cavasin: 'Dovevo allenare il Congo e invece riparto dalla Prima Categoria, il presidente mi ha fatto ubriacare'
"In Sardegna sono venuto tanto in vacanza. Un amico del mondo del calcio (Paolo Campolo) mi ha parlato di questa realtà, li stava aiutando a prendere dei calciatori. Pensava che, sentendo Prima Categoria, avrei rifiutato. Ero entrato nell'ottica di un progetto in Serie D con ambizioni. Ma ho conosciuto il presidente Roberto Ibba, un passionale, semplice, genuino. Mi ha invitato lì per due giorni. Ci sono andato. Ho riflettuto. Ci sono andato altre due volte. Mi ha ubriacato con gli aperitivi. Io che sono quasi astemio. Ma ho capito che vuol fare qualcosa di importante sul territorio. Qui c'è uno staff tecnico vero, io ho portato un collaboratore, Alberto Possamai".
"Ci sono tanti ragazzi non sardi, ma anche i giovani locali. La squadra è fatta per salire. Poi, sia chiaro, dobbiamo vincere nove derby. Ma abbiamo 500 persone al campo, il tutto esaurito fisso. È una novità assoluta, ma sto bene, la gente è affettuosa, ospitale. I pranzi e le cene sono sostanziosi e io, essendo sempre stato in campo, sono un po' parco. Ma sono solo, non ho legami. Anzi uno sì: otto mesi fa sono diventato nonno di un bambino. Mio figlio, che è tornato a Treviso da Malta, mi ha fatto questo regalo e sto scoprendo qualcosa di meraviglioso".