Si era parlato di impresa, ed impresa è stata. Non importa che l'Inter fosse rimaneggiata o che l'attuale condizione psicologica dei nerazzurri sia decisamente al di sotto di quella dei tempi del triplete centrato con Mourinho alla guida. Il Catania ha battuto l'Inter, e tanto basta. Da questa vittoria i rossazzurri escono certamente più forti e sicuri dei propri mezzi, ma di sicuro il cammino terribile che vedrà il Catania impegnato con altre quattro super squadre in soli quindici giorni non potrà permettere alla squadra di Montella di rilassarsi in alcun modo. La convincente vittoria contro gli uomini di Ranieri quindi dovrà subito trasformarsi in un piacevole ricordo, utile solo a galvanizzare la squadra di Montella in vista del prosieguo del campionato.

Il presente però si chiama e deve chiamarsi solo Fiorentina, senza pensare a ciò che è accaduto una settimana prima, né alla Lazio, che poco più di cento ore dopo il match dell'Artemio Franchi ospiterà i rossazzurri all'Olimpico nel turno infrasettimanale di campionato. Il Catania quindi domani dovrà provare a fare ancora risultato, tentando di approfittare del momento delicato di alcuni dei giocatori della Fiorentina, che se dovesse perdere potrebbe anche scegliere di separarsi dal suo attuale allenatore (ed ex tecnico rossazzurro) Sinisa Mihajlovic.

E' risaputo, infatti, che il serbo non ha rispettato le attese della dirigenza viola, e per i tifosi della Fiorentina ogni scusa è buona per ricordare ai Della Valle che il tecnico non è affatto gradito. Tuttavia il grande legame tra il Catania e Mihajlovic, condottiero di tante battaglie vinte, non dovrà addolcire affatto i rossazzurri, ma anzi dovrà stimolarli ad approfittare del momento difficile dei viola, proprio com'è accaduto contro l'Inter. Nessuna pietà quindi per Sinisa, perchè lui di certo non ne avrà per il Catania, com'è giusto che sia.