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    Cataliotti: tutti i segreti dei contratti del calcio inglese

    Cataliotti: tutti i segreti dei contratti del calcio inglese

    Calcio inglese e calcio italiano si stanno studiando alla ricerca di scambi, vendite o prestiti di giocatori da una Federazione all'altra.

    Calciomercato.com ha posto all'avvocato e agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei workshop per aspiranti osservatori e procuratori sportivi (per info si rimanda al sito www.footballworshop.it), alcuni quesiti su come sono regolati i contratti di prestazione sportiva nel calcio anglosassone.

    I contratti dei calciatori che militano in Premier League come sono strutturati?
    "Da premettere che sono molto simili a quelli che vengono stipulati in Italia, pur presentando alcune peculiarità. Spetterà, in ogni caso, ai procuratori sportivi il compito di essere informati sulle caratteristiche contrattuali del modello inglese per poter assistere al meglio un proprio calciatore che voglia andare a giocare nei campionati anglosassoni.  

    Analogamente alla previsioni FIFA e a quelle della nostra Federazione, il contratto di lavoro dei calciatori professionisti ha durata a tempo determinato (max 5 anni) e max 3 anni per i calciatori minori di età. Una particolarità della regolamentazione contrattuale inglese è ravvisabile nella struttura, composta da una prima parte che regola i rapporti contrattuali tra calciatore e società ed una seconda parte in cui sono contenute le norme sui procedimenti disciplinari e altre eventuali scritture da aggiungere al vero e proprio agreement della prima parte.

    Tra le motivazioni che possono indurre una società a recedere unilateralmente dal contratto vi sono lo stato di incapacità fisica prolungata del calciatore e la circostanza che il calciatore si sia reso responsabile di una colpa grave o abbia commesso un reato punibile con la pena della reclusione pari o superiore a 3 mesi".

    Per quanto riguarda la retribuzione come sono strutturati gli stipendi dei calciatori inglesi?
    "Come nel calcio italiano, anche in quello inglese, la retribuzione può prevedere, oltre alla parte fissa, una parte variabile, cioè legata al conseguimento di determinati risultati sportivi.

    I c.d. appearence bonuses (cioè i premi legati al numero delle presenze in partite ufficiali) hanno un peso determinante nella composizione di una maturanda cospicua retribuzione. Meno rilevanti sono i c.d. clean sheet bonuses, da devolvere ai difensori e ai portieri che hanno salvato la porta da un possibile gol. Di notevole rilievo sono, invece, i premi che possono ottenere i calciatori che ottengono con la propria squadra l'accesso al gotha del calcio, la Premier League, premi che saranno calcolati sulla base del numero delle partite disputate da ogni singolo calciatore nel corso del campionato cadetto (con una sorta di formula mista tra premi individuali e collettivi).

    Da evidenziare che nel calcio anglosassone quando un premio, il c.d. bonus, viene ben individuato e correttamente riportato nel testo dell'agreement difficilmente darà adito a controversie tra le parti circa il pagamento dello stesso". 

    Quanto ai tempi di pagamento della retribuzione che cosa accade in Inghilterra?
    "Mentre in Italia, la retribuzione nella sua parte fissa deve essere corrisposta entro il giorno 20 del mese solare successivo in ratei posticipati di uguale importo, in Inghilterra il calciatore può ricevere lo stipendio su base settimanale, a cui ovviamente andranno aggiunti i premi individuali e collettivi legati ai risultati sportivi. Da porre in rilievo che le cifre che possono guadagnare i calciatori della Premier League in una sola settimana sono da capogiro. Così come non sono da meno gli ingaggi in Championships, l'equivalente della nostra serie B, dove gli ingaggi medi oscillano tra i 600 e gli 800 mila euro annui a favore di ogni singolo calciatore".

    Ecco perchè un calciatore inglese della serie cadetta difficilmente potrà approdare nella nostra Serie B....
    "Effettivamente la ragione risiede proprio nel diverso trattamento economico. Un calciatore inglese che voglia essere ingaggiato nella nostra serie B dovrà accettare una drastica riduzione del proprio stipendio. Così come un calciatore di livello medio in Premier League non potrà avanzare pretese astronomiche neppure dinanzi ai nostri migliori club.

    Sono, al contrario, i calciatori che militano nei nostri campionati che potrebbero strizzare l'occhio ai campionati inglesi!". 

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