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Cassano: 'La Sampdoria deve essere un punto di arrivo. La sceglierei ancora, sarei rimasto tutta la vita'
La Sampdoria adesso è trasfigurata: “Il mercato l'ha rimodellata. Non è certamente quella del girone di andata di D'Aversa. Sono arrivati Sensi appunto, Conti, Rincon, adesso Giovinco per sostituire subito Gabbiadini... Secondo me già contro lo Spezia aveva disputato una buona prova, non meritava di perdere. Con il Sassuolo mi è piaciuta. In ogni caso è un gruppo con qualità, non c'entra niente con questa posizione di classifica”.
Importante il contributo del nuovo mister: “Giampaolo ha trovato qui un ambiente ideale, dove può lavorare come piace a lui, sulla sua idea di calcio, ma nello stesso tempo senza troppe pressioni, in serenità. Sono convinto che possa aprire un ciclo. A proposito di ciclo... Adesso arriva un Sensi, un Conti alla Samp e si dice che arriva ‘per ripartire’. Sinceramente lo sto sentendo un po' troppo spesso da qualche tempo e non mi piace. La Sampdoria deve essere un punto d'arrivo, non di partenza. Se c'è la possibilità di programmare, ha tutte le potenzialità per essere un'Atalanta, un Sassuolo. Potendo contare in più su un ambiente, una tifoseria di livello superiore. In questo momento invece sotto il profilo tecnico non ha quell'appetibilità.
"Io sì, sceglierei la Sampdoria ancora oggi. Sono arrivato dal Real Madrid, l'ho vista subito come un punto d'arrivo" aggiunge Cassano. "Sarei rimasto nella Sampdoria tutta la vita... se non avessi fatto delle caz...te. Ho vissuto un periodo indimenticabile. È stato un miracolo arrivare quarti a 15 punti dalla prima (stagione 2009/2010) guardando la qualità della rosa. Si ricorda sempre giustamente la Sampd'oro. Ma quella era una squadra con tanti campioni che giocavano insieme. Ecco, se ci avessero dato Cerezo e Vierchowod di quegli anni là, avremmo vinto lo scudetto”.