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Caso Inigo Martinez, l’Osasuna accusa il Barcellona di irregolarità: presentato il ricorso dopo lo 0-3, è ufficiale
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Il verdetto del campo che ieri ha decretato il successo per 3-0 del Barcellona sull’Osasuna potrebbe subire un clamoroso capovolgimento. Il club navarro ha, infatti, presentato ufficialmente ricorso per presunta irregolarità legata al difensore blaugrana Inigo Martinez. La vicenda riguarda la convocazione della nazionale spagnola e il suo successivo impiego nel recupero di campionato, che si si è concluso con il tris dei catalani, firmato da Ferran Torres, Dani Olmo e Robert Lewandowski, con il Barça che sale a +3 sul Real Madrid in vetta alla classifica della Liga.
L’Osasuna ha iniziato a considerare la possibilità di impugnare il risultato. L'argomento su cui si baserebbe il ricorso riguarda una presunta violazione delle norme FIFA, secondo cui un giocatore dichiarato infortunato per non rispondere alla convocazione della nazionale non potrebbe giocare con il proprio club prima di un determinato periodo di tempo. Tuttavia, il Barcellona sostiene che la situazione sia stata gestita correttamente.
“L’Osasuna presenta ricorso contro la formazione non corretta del Barcellona Football Club nella partita di ieri - si legge sul sito ufficiale -. Il club navarro ritiene che la partecipazione di Iñigo Martínez alla partita violi le norme della FIFA”. La nota prosegue: “L’Osasuna ha presentato oggi ricorso alla Commissione per le Competizioni della Federazione calcistica spagnola (RFEF) in merito all’utilizzo irregolare di un calciatore da parte del Barcelona nella partita di ieri sera allo stadio Lluís Companys. Il club ritiene che la partecipazione del calciatore Iñigo Martínez alla partita di ieri abbia violato l'articolo 5 dell'allegato I del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori, che specifica che un giocatore che non fa parte della sua nazionale per motivi medici o la abbandona non può giocare partite per il suo club per cinque giorni dopo la fine del periodo internazionale.
“Il 17 marzo, la RFEF ha annunciato sui suoi canali di comunicazione che il calciatore Iñigo Martínez è stato ritirato dalla squadra per motivi di salute, nello specifico a causa di una "parameniscite interna al ginocchio destro, come segnalato dal Barcelona". Nello stesso giorno è stato annunciato che anche Marc Casadó e Bryan Zaragoza non avrebbero fatto parte della spagnola per motivi di salute. Saragozza è stato l'unico giocatore ad arrivare nel ritiro della nazionale spagnola ad essere valutato dallo staff medico. È evidente che, in conformità con il Regolamento FIFA sopra menzionato, nessuno di questi giocatori era idoneo a partecipare alla partita di ieri della 27ª giornata della Liga, in quanto non sono stati rispettati i tempi stabiliti dal regolamento.
Poiché la causa del congedo dalla nazionale è per motivi di salute, come comunicato dalla stessa RFEF, l’Osasuna comprende che questo caso non può essere considerato una situazione eccezionale che renderebbe inapplicabile il Regolamento FIFA. L’Osasuna ritiene che Iñigo Martínez, la cui assenza dalla nazionale spagnola era dovuta a un periodo di malattia, non fosse idoneo a giocare la partita di ieri, in base alle normative FIFA. Alla luce di ciò, il club navarro ha deciso di presentare ricorso per allineamento improprio a difesa dei propri diritti, dell'equità della competizione e dell'uguaglianza di tutti i partecipanti".
L’Osasuna ha iniziato a considerare la possibilità di impugnare il risultato. L'argomento su cui si baserebbe il ricorso riguarda una presunta violazione delle norme FIFA, secondo cui un giocatore dichiarato infortunato per non rispondere alla convocazione della nazionale non potrebbe giocare con il proprio club prima di un determinato periodo di tempo. Tuttavia, il Barcellona sostiene che la situazione sia stata gestita correttamente.
“L’Osasuna presenta ricorso contro la formazione non corretta del Barcellona Football Club nella partita di ieri - si legge sul sito ufficiale -. Il club navarro ritiene che la partecipazione di Iñigo Martínez alla partita violi le norme della FIFA”. La nota prosegue: “L’Osasuna ha presentato oggi ricorso alla Commissione per le Competizioni della Federazione calcistica spagnola (RFEF) in merito all’utilizzo irregolare di un calciatore da parte del Barcelona nella partita di ieri sera allo stadio Lluís Companys. Il club ritiene che la partecipazione del calciatore Iñigo Martínez alla partita di ieri abbia violato l'articolo 5 dell'allegato I del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori, che specifica che un giocatore che non fa parte della sua nazionale per motivi medici o la abbandona non può giocare partite per il suo club per cinque giorni dopo la fine del periodo internazionale.
“Il 17 marzo, la RFEF ha annunciato sui suoi canali di comunicazione che il calciatore Iñigo Martínez è stato ritirato dalla squadra per motivi di salute, nello specifico a causa di una "parameniscite interna al ginocchio destro, come segnalato dal Barcelona". Nello stesso giorno è stato annunciato che anche Marc Casadó e Bryan Zaragoza non avrebbero fatto parte della spagnola per motivi di salute. Saragozza è stato l'unico giocatore ad arrivare nel ritiro della nazionale spagnola ad essere valutato dallo staff medico. È evidente che, in conformità con il Regolamento FIFA sopra menzionato, nessuno di questi giocatori era idoneo a partecipare alla partita di ieri della 27ª giornata della Liga, in quanto non sono stati rispettati i tempi stabiliti dal regolamento.
Poiché la causa del congedo dalla nazionale è per motivi di salute, come comunicato dalla stessa RFEF, l’Osasuna comprende che questo caso non può essere considerato una situazione eccezionale che renderebbe inapplicabile il Regolamento FIFA. L’Osasuna ritiene che Iñigo Martínez, la cui assenza dalla nazionale spagnola era dovuta a un periodo di malattia, non fosse idoneo a giocare la partita di ieri, in base alle normative FIFA. Alla luce di ciò, il club navarro ha deciso di presentare ricorso per allineamento improprio a difesa dei propri diritti, dell'equità della competizione e dell'uguaglianza di tutti i partecipanti".
Il difensore basco era libero dalla convocazione della nazionale spagnola dopo l'invio di un parte medico ufficiale alla Federazione Spagnola (RFEF). Il comunicato, diramato dal Barcellona il 17 marzo, riportava che Martínez soffriva di una parameniscite al ginocchio destro e che avrebbe seguito un trattamento a Barcellona sotto la supervisione dei medici del club. Il documento, firmato dal dottor Pruna, è stato inviato e discusso con i responsabili sanitari della RFEF.
Il commissario tecnico delle ‘Furie Rosse’, Luis De la Fuente, ha confermato la validità del referto medico e ha minimizzato la questione. “Ho parlato con Inigo a tempo debito, ma naturalmente il referto medico è valido e definitivo" ha dichiarato, ribadendo che non c'è stata alcuna irregolarità.
Anche altri esperti si sono espressi a favore della posizione del Barcellona. Miguel Galán, presidente del Centro Nazionale di Formazione degli Allenatori (CENAFE), ha spiegato che la regola FIFA prevede che un giocatore infortunato non possa scendere in campo con il proprio club fino a cinque giorni dopo la fine del periodo di convocazione internazionale, ma solo in assenza di un accordo tra la Federazione e il club o se la Federazione stessa decide di applicare questa norma. In questo caso, entrambe le condizioni non si verificano, rendendo dunque infondata ogni accusa di irregolarità.
Il commissario tecnico delle ‘Furie Rosse’, Luis De la Fuente, ha confermato la validità del referto medico e ha minimizzato la questione. “Ho parlato con Inigo a tempo debito, ma naturalmente il referto medico è valido e definitivo" ha dichiarato, ribadendo che non c'è stata alcuna irregolarità.
Anche altri esperti si sono espressi a favore della posizione del Barcellona. Miguel Galán, presidente del Centro Nazionale di Formazione degli Allenatori (CENAFE), ha spiegato che la regola FIFA prevede che un giocatore infortunato non possa scendere in campo con il proprio club fino a cinque giorni dopo la fine del periodo di convocazione internazionale, ma solo in assenza di un accordo tra la Federazione e il club o se la Federazione stessa decide di applicare questa norma. In questo caso, entrambe le condizioni non si verificano, rendendo dunque infondata ogni accusa di irregolarità.
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la lunga manina del Real Madrid