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Caso Brlek, il Genoa si difende: 'È tutto in regola. Siamo tranquilli'
L'esposto del club polacco risale a fine 2017 e riguarda il passaggio del centrocampista croato Petar Brlek in rossoblù. Il Wisla sostiene che l'ultima trance di pagamento dei 3 milioni pattuiti, ammontante a ottocentomila euro, sarebbe stata coperta con una serie di assegni a vuoto. La vicenda è tornata d'attualità in questi giorni in seguito alla richiesta di rogatoria internazionale da parte dei giudici di Varsavia a quelli genovesi. "Sono i tempi della giustizia - specifica ancora Vaccaro - tutto è stato regolarizzato e siamo pronti a dimostrarlo. Non ci saranno problemi".
Per il legale del club ligure dunque si tratterebbe semplicemente di un malinteso che presto verrà del tutto chiarito: "Respingiamo ogni singola contestazione, a monte di questa denuncia: il Wisla ha fatto scadere un assegno, che essendo scaduti, non erano più esigibili. Successivamente problema è stato risolto e il pagamento è andato a buon fine. Altrimenti non si spiega come la società abbia ottenuto l'iscrizione al campionato se avesse commesso una tale mancanza".