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    Caso Brlek, il Genoa si difende: 'È tutto in regola. Siamo tranquilli'

    Caso Brlek, il Genoa si difende: 'È tutto in regola. Siamo tranquilli'

    • Marco Tripodi
    "È solo una bolla di sapone. Domani o al massimo mercoledì andrò in procura per depositare tutti i documenti che attestano come i pagamenti siano avvenuti regolarmente. Compresa una mail di ringraziamento da parte del Wisla". Dalle colonne del Secolo XIX l'avvocato Alessandro Vaccaro parla della questione relativa alla denuncia sporta dal Wisla Cracovia nei confronti del Genoa in seguito ad un presunto versamento di assegni scoperti.

    L'esposto del club polacco risale a fine 2017 e riguarda il passaggio del centrocampista croato Petar Brlek in rossoblù. Il Wisla sostiene che l'ultima trance di pagamento dei 3 milioni pattuiti, ammontante a ottocentomila euro, sarebbe stata coperta con una serie di assegni a vuoto. La vicenda è tornata d'attualità in questi giorni in seguito alla richiesta di rogatoria internazionale da parte dei giudici di Varsavia a quelli genovesi. "Sono i tempi della giustizia - specifica ancora Vaccaro - tutto è stato regolarizzato e siamo pronti a dimostrarlo. Non ci saranno problemi".

    Per il legale del club ligure dunque si tratterebbe semplicemente di un malinteso che presto verrà del tutto chiarito: "Respingiamo ogni singola contestazione, a monte di questa denuncia: il Wisla ha fatto scadere un assegno, che essendo scaduti, non erano più esigibili. Successivamente problema è stato risolto e il pagamento è andato a buon fine. Altrimenti non si spiega come la società abbia ottenuto l'iscrizione al campionato se avesse commesso una tale mancanza".

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