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Genoa, inchiesta sull'acquisto di Brlek: 'Assegni scoperti per 800 mila euro'
L’accusa è di frode sportiva: assegni scoperti (per 800 mila euro, la quota restante risulta pagata regolarmente) staccati dalla società ligure per strappare al Wisla Cracovia il centrocampista di origini croate, oggi in prestito al Lugano. Come si legge sul Corriere della Sera, la notizia è rimbalzata in questi giorni a Genova, perché la procura polacca ha avviato una rogatoria con i pm liguri allo scopo di capirne di più.
Vogliono sentire la versione dell’a.d. rossoblù, Alessandro Zarbano, artefice dell’operazione. Il quale ha respinto ogni accusa: "Con il Wisla nessuna pendenza, tutto quello che dovevamo pagare l’abbiamo pagato — ha dichiarato a La Repubblica —. Se il problema è quello degli assegni, erano stati loro a utilizzarne uno a garanzia oltre il termine stabilito e siccome quell’assegno ormai non era più valido, noi avevamo saldato il conto con bonifico»". Brlek non lo sa, ma in Tribunale si parla di lui.