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Il Messaggero - Bove e il caso defibrillatore: il Governo prova a cambiare il regolamento, contatto con la Federazione Medici
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IL GOVERNO SI MUOVE- In concomitanza con il Festival di Sanremo, il Ministro dello Sport Andrea Abodi era intervenuto a riguardo: “Voglio capire se c’è modo di rivedere i protocolli medico-sanitari italiani e se ci possano essere soluzioni che consentano anche a chi ha avuto il suo problema di tornare in campo”. Come riportato da Il Messaggero Abodi si sta muovendo concretamente con la Federazione Medici Sportivi al fine di provare ad ammorbidire l'attuale regolamento ed equiparare lo statuto sportivo italiano a quello internazionale: ci sarebbe infatti già stato un contatto con il Presidente FMSI Maurizio Casasco, con cui è previsto un incontro.
GLI OSTACOLI - Il cambiamento non sarebbe ovviamente ad personam, ma generalizzato per tutti questi casi. Nello specifico di Edoardo Bove, il Messaggero sottolinea comunque diverse criticità: l’ostacolo principale per il ritorno all’attività agonistica del classe 2002 è rappresentato dalla valutazione delle patologie cardiache pregresse dell’ex Roma, che vanno oltre il via libera all'utilizzo del defibrillatore interno.
ANCHE LA PREMIER PUO' CAMBIARE - Un altro ostacolo è rappresentato dalla posizione della Premier League: il campionato d’oltremanica ha sempre permesso ai giocatori di praticare, anche con dispositivi sottocutanei (basti pensare al caso di Christian Eriksen, successivo al malore verificatosi durante Euro 2020 durante la sfida tra Danimarca e Finlandia) ma nelle ultime settimane sono state avviate riflessioni per adeguarsi a loro volta alla normativa vigente in Serie A.
Commenti
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io vorrei rivedere bove in campo ,ma prima si deve pensare alla salute per non rivedere casi del...