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Caso Bakayoko-Kessie, Milan contro Gravina: 'Ha ingigantito i toni'. Salvini: 'I problemi del calcio sono altri'
L'ATTACCO DI GRAVINA - Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha attaccato Kessie e Bakayoko intervenendo oggi a Gr Parlamento su Radio Rai: "Sabato sera a San Siro si è visto un atteggiamento irriguardoso e irrispettoso. Come ha detto anche il sottosegretario Giorgetti è indegno che due tesserati prendano in giro un avversario. Vanno puniti e denunciati secondo le violazioni delle norme e dei principi etici del nostro mondo”.
LA RISPOSTA DEL MILAN - Pronta, anche se indiretta, la risposta del Milan che tramite un portavoce ha confermato all'Ansa tutto il suo stupore: "Trapela un senso di sorpresa e stupore per la sequenzialità delle dichiarazioni. Nel rispetto delle istituzioni, e nella piena consapevolezza della leggerezza compiuta dai due giocatori nell'esporre ai tifosi la maglia di Acerbi crediamo che si stia ingigantendo nei toni una deprecabile provocazione, una 'scivolata' stigmatizzabile ma non di tale entità da giustificare tanta enfasi".
MALAGO' - Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, infine, sempre tramite l'Ansa ha provato a ributtare la palla del caso nel campo della giustizia sportiva con il giudice che dovrà esprimersi in merito nella giornata di domani: "Kessie-Bakayoko? Si tratta di un episodio da stigmatizzare, che rientra sotto la giurisdizione esclusiva della giustizia sportiva, in possesso degli strumenti idonei per analizzarne il profilo e assumere i più corretti provvedimenti del caso, in base a valutazioni in linea con i regolamenti vigenti".
SALVINI - Intervenuto a Telelombardia il Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato il caso Bakayoko-Kessie: "Un pezzo del mio cuore è con il Milan con la soddisfazione per la vittoria contro la Lazio leggermente offuscata da un gesto che non mi è sembrato il massimo della sportività. Ora però è finita li, dai. Anche io allo stadio non mi sono sempre comportato da principe. Mostrare come un trofeo di caccia la maglia di un avversario a fine partita ai propri tifosi e a quella Curva dove sono stato per tanti anni come tifoso non è il massimo del buon gusto. Ma basta. I problemi del mondo e del calcio sono altri. La cosa giusta l’ha detta Acerbi, "finita li e ci vediamo in campo". Per un caso senza fine, almeno per ora.