Carraro: 'Calciopoli partita di potere con un sacco di chiacchiere'
"Havelange è stato una persona perbene. Il suo peccato? Il nepotismo. Lui è stato rovinato dal Texeira, suo genero. Sono un uomo, posso sbagliare. Ma rispondo di no, assolutamente no. Ci sono stati due Havelange: uno che ha aperto le frontiere del calcio, che ha innovato, un altro che si è rivelato vulnerabile, per sua stessa ammissione".
"Le dimissioni di Zoff dopo Euro 2000 per le critiche di Berlusconi sull'errore di 'non marcare a uomo Zidane'? Credo che quelle dimissioni siano state impulsive, forse frutto della stanchezza. E poi un mistero: perché un tecnico che aveva fatto così bene, anche in Nazionale, non abbia avuto più opportunità. Di Berlusconi si può dire di tutto, ma non che sia rancoroso".
"Calciopoli? Giusto che la Juve abbia pagato per i suoi dirigenti, ma in quell'epoca a vincere i campionati è stata la squadra più forte o più fortunata. Insomma, giusto toglierle gli scudetti, ingiusto darne uno all'Inter". "Non si è mai rintracciato un euro illecito. Per me è stata una partita di potere, incentivata da un sacco di chiacchiere".
"Il calcio è più pulito di allora? Spero di sì. Anche se le insidie sono tante. La mia idea sarebbe quella di controlli a campione su vari aspetti di questo mondo. Condotti dalla giustizia, sportiva e non, comunque una giustizia che abbia poteri incisivi".
"E la responsabilità oggettiva che diversi presidenti vorrebbero cancellare? Capisco, ma si tratta di un male necessario. Ed esiste pure a livello internazionale".