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    Carpimania: difficile vincere se Mbakogu è l'uomo in meno

    Carpimania: difficile vincere se Mbakogu è l'uomo in meno

    • Gabriele Pasca
    Castori era visibilmente arrabbiato nel post partita, e l’ha anche ammesso: “Non sono contento della nostra partita, ci è mancata lucidità”. Eppure, strano ma vero, il Carpi aveva addirittura il favore dei pronostici questa volta, forse la prima in stagione. Evidentemente troppa pressione per i biancorossi, che non riescono a strappare più di un punto al Palermo del tandem Schelotto-Tedesco.

    Piccola parentesi, avremmo preferito un momento di autocritica da parte di Castori, bravo in tutto il resto, non c’è che dire: però, perché condannare una squadra nel complesso armonica a giocare con l’uomo in meno fino al sessantesimo minuto? E nessuno ci accusi di eccesso di cattiveria, perché è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, e tanti salmi di ringraziamento al Jerry Mbakogu che è stato, ma quello che abbiamo visto in questa stagione sembra avere molto poco a che fare con quel bomber che ha rubato i cuori ai supporter della prima ora. Minuti giocati 784, un gol su rigore e 37 palle perse. Ma l’impressione non si ferma alle statistiche e diventa quasi snervante alla vista di quella pesantezza nel movimento, come una malavoglia nel correre. Naturalmente la speranza è quella di sbagliarsi, quindi si attendono smentite nelle prossime gare.

    A proposito di statistiche, poi, uno che figura bene anche lì, oltre che in campo, è il neo Mancosu. Agile, scattante, sempre attento. Insomma, la punta che al Carpi sembra mancare. E nel calcolo, principalmente emotivo, non è neppure così importante il gol di questo turno, quanto la voglia di dimostrare qualcosa, nonostante la situazione non proprio delle più semplici.

    Peccato, però, perché due punti in più sarebbero stati utili, proprio a voler usare un eufemismo, per una serie di motivi: era uno scontro diretto, e su questo non ci piove; il Genoa domani ospiterà la Viola, ergo partita tutt’altro che semplice; sempre lato Genova, la Sampdoria sarà nella vicina Bologna, alla corte dei miracoli del mister “salvezza” più produttivo di tutti, Roberto Donadoni. Due signore partite, quindi, che avrebbero potuto far fare un bel saltino al Carpi. E il discorso non si ferma solo qui, naturalmente, perché puntualissimi si ripresentano gli stessi demoni che, anche nel girone di andata, avevano fatto precipitare nello sconforto i tanti supporter biancorossi: mercoledì la Fiorentina, domenica il Napoli (entrambe fuori casa) e venerdì 12 la Roma, a Modena. La speranza impone di non fare previsioni ma, ahinoi, le aspettative non sono proprio rosee. Speriamo bene!

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