Prandelli cambi subito l'irriconoscibile Italia: il blocco Juve non basta
L'unica cosa buona è stata il risultato: da trent'anni l'Italia non perde al debutto nelle eliminatorie mondiali e la tradizione è stata confermata con un fortunoso, soffertissimo pareggio
Ma, se allo stadio Levski di Sofia, la Bulgaria avesse vinto, l'avrebbe sicuramente meritato.
La più brutta Italia della gestione Prandelli ha rischiato di colare a picco sotto i colpi di una Nazionale n.89 al mondo, eppure capace di dominare i vicecampioni d'Europa giocando come avrebbero dovuto giocare loro: ritmi asfissianti, supremazia del centrocampo, concentrazione massima, difesa arcigna.
E meno male che, superata la sorpresa per l'errore commesso sul tiro di Manolev, Buffon ha fatto il Buffon, risultando decisivo per evitare la sconfitta,mentre Osvaldo ha confermato di essere il centravanti più in forma in questo avvio di stagione.
Alle corte: caro Cesare, cambia subito quest'Italia irriconoscibile e non pensare che il blocco Juve sia sufficiente per risolvere ogni problema, come dimostrano le prove negative di Bonucci, Giaccherini e Giovinco.
1) Il 3-5-2 ha fallito, non è nelle corde di questa squadra nata sotto un altro modulo e capace di esprimersi al meglio con la difesa a quattro.
2) Sacrificare Diamanti è stato un errore: il capitano del Bologna era risultato determinante per imprimere la svolta agli Europei e, a qusto punto, deve ripartire titolare.
3) Pirlo è un fenomeno, ma se gli avversari lo braccano come hanno fatto gli uomini di Penev, si spegne la luce: ha bisogno di protezione e di assistenza da un centrocampo che, invece, a Sofia, è stato stremato dalla superiore carica agonistica avversaria.
4) Giaccherini è un corpo estraneo a questa Nazionale, tant'è vero che, nella stessa Juve, attualmente non è titolare: dinamismo e buona volontà non bastano.
5) Aspettando Balotelli, ci sono Destro e Pazzini in buone condizioni di forma: considerato che Osvaldo al momento è inamovibile, l'ex senese può essere il partner ideale per il compagno di squadra nella Roma. Zeman sta sfruttando con successo l'impiego di Mattia che, a San Siro contro l'Inter, impiegato come esterno d'attacco,ha brillato per duttilità tattica e forma fisica.
6) Ogbonna dà il meglio di sè come difensore centrale: sacrificarlo sulla fascia, com'è accaduto nella ripresa prima della sua sostituzione, è un delitto.
Nulla è compromesso e ci mancherebbe altro, dopo una sola partita. Però, a cominciare da martedì a Modena, contro Malta, la musica deve cambiare subito. Non sta scritto da nessuna parte che la qualificazione a Brasile 2014 sia garantita all'Italia per diritto divino. Questo lo sapevamo già. Ora ne sono al corrente anche Prandelli e gli azzurri.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale
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