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    Carnevali: 'Con Bigica eravamo d'accordo. C'è chi vuole il Sassuolo in B? Ecco cosa rispondo'

    Carnevali: 'Con Bigica eravamo d'accordo. C'è chi vuole il Sassuolo in B? Ecco cosa rispondo'

    Conferenza stampa di presentazione per il nuovo allenatore del Sassuolo Davide Ballardini. Al suo fianco anche l'amministratore delegato del club, Giovanni Carnevali: "Do il benvenuto a mister Ballardini, penso non ci sia bisogno di presentazioni visto il suo curriculum e siamo felici che sia con noi. Do il benvenuto anche a tutti i suoi collaboratori. Un grande in bocca al lupo, abbiamo tanto da fare e c'è da lavorare molto e ora lascio a lui la parola augurandogli un grande in bocca al lupo sapendo che abbiamo tante cose da fare".

    Come nasce la scelta di Ballardini e che contratto ha firmato?
    "Vorrei dare un ringraziamento al lavoro svolto da mister Dionisi. Come società il suo esonero ci è dispiaciuto, non ci siamo abituati, la società ha mostrato in questi anni di creare un rapporto duraturo con gli allenatori, ovvio che dopo tante sconfitte siamo stati costretto a farlo. Lo ringrazio per questi due anni e mezzo per il lavoro che ci ha portato a ottenere buoni risultati. Ringrazio mister Bigica, con lui c'era un accordo per la partita con il Napoli, era preventivato, era un discorso già fatto, la partita con il Napoli non gli è costata il posto. Lui è qui da 4 anni e allena la Primavera in maniera importante ed è tornato subito nei ranghi. Abbiamo scelto Ballardini perché in questo momento, per quello che occorre alla squadra, sia il profilo giusto. Non entra nella nostra filosofia? Può essere perché adesso c'è qualcos'altro che vada al di là della filosofia, anche come fatto in passato con Iachini. Siamo contenti, abbiamo fatto una scelta anche con il ds Giovanni Rossi. Il contratto è in scadenza a giugno, saremo liberi di fare le nostre valutazioni e sono anche convinto di poter rimanere nella categoria".

    Cosa risponde a chi spera che il Sassuolo, non essendo abituato a lottare, sia candidata a retrocedere?
    "Spero che ce ne siano poche di queste persone. Il Sassuolo ha la sua storia, 11 anni consecutivi in Serie A, qualcosa di straordinario ma vogliamo continuare a farlo. Oggi crediamo che ci sia una necessità e oggi siamo convinti che la miglior soluzione sia con mister Ballardini. Dobbiamo dare continuità al progetto sapendo benissimo che la A è un campionato difficile, che è diviso un po' in due fasce con 10 squadre che lottano per delle competizioni e le altre che lottano per non retrocedere. Speriamo di venirne fuori al più presto, siamo consapevoli che abbiamo delle difficoltà ma siamo consapevoli che abbiamo dei giocatori che possono darci di più".

    Come mai non è stato acquistato un altro terzino sinistro?
    "In questa società le scelte vengono fatte con l'allenatore, qui non è mai stata presa una decisione indipendentemente dalla volontà dell'allenatore. L'abbiamo costruita sapendo che avevamo dei giocatori giovani che possono anche giocare a sinistra. A gennaio abbiamo acquistato Doig, abbiamo proseguito sulla nostra filosofia, puntando su un giovane di qualità, anche sapendo dei rischi che dobbiamo correre. Siamo convinti che dobbiamo sempre crederci su questi ragazzi, penso che sia importante far meno confusione possibile".

    In caso di salvezza poi quale sarebbe l'obiettivo futuro?
    "Quello che ci ha insegnato Giorgio Squinzi ce lo portiamo non solo nel cuore ma anche nel lavoro quotidiano. Anche con lui abbiamo passato dei momenti difficili ma tutti noi siamo ambiziosi. Dobbiamo anche essere realisti per le difficoltà che ci sono, anche nel nostro campionato alcune società erano in difficoltà e ora sono nelle zone alte. Questa è una società che è gestita come un'azienda e come tale deve essere sana, deve lavorare in modo serio, ha dei conti in ordine e nel nostro campionato questo non accade, per cui è più facile fare dei debiti, noi non siamo fatti così. Il nostro compito non è quello di valorizzare i giovani, ed è un onore pensare che tanti giochino in grandi club. Ne parlavo con Spalletti, in Nazionale ci sono 6-7 giocatori che giocavano nel Sassuolo. Qui l'ambizione c'è ma oggi dobbiamo pensare a portare il risultato a casa in questa stagione".

    Può essere Berardi il trascinatore?
    "Mi aspetto qualcosa in più da tutti e non solo da lui. Quest'anno ha saltato tante partite, lui è il nostro campione, il nostro riferimento. Noi abbiamo fatto tante battaglie ma abbiamo sempre deciso assieme quello che potrebbe essere il futuro. Credo possa darci una grande mano per venirne fuori perché è di grande qualità in campo e fuori, lo aspettiamo da tempo e speriamo sia la volta buona".

    Credete a gennaio di aver sottovalutato il problema?
    "Noi cerchiamo di fare le cose per il nostro meglio, chiaro che le cose si possono fare. Gli errori in queste situazioni sono di tutti, dalla società, giocatori e allenatore. Credo anche che le valutazioni fatte, insieme al tecnico, non sono state sottovalutate ma condivise per cui se i risultati non stanno vedendo dobbiamo valutare quello che è stato fatto. Noi le valutazioni le facciamo quotidianamente, siamo i primi a cercare di capire se ci sono stati degli errori e in che modo recuperare, ma a gennaio credevamo che la cosa migliore da fare potesse essere la cosa che abbiamo fatto".

    Oggi i tifosi hanno dato la carica, quanto sono importanti per voi?
    "Per noi i tifosi sono importantissimi. Sassuolo è una città con 40mila abitanti, abbiamo meno tifosi delle altre ma quelli che ci sono sono molto importanti e la dimostrazione è che nel momento in cui c'è la preparazione alla partita, un momento insolito, sono venuti qui. Per noi c'è il massimo rispetto e oggi l'hanno dimostrato incitando la squadra dando quel supporto che tutti dobbiamo dare".

    Ha esordito Kumi con il Napoli: può essere un modo per ripartire?
    "Il settore giovanile sta facendo un ottimo lavoro. Abbiamo giovani interessanti. Il fatto di avere alcuni giovani nostri che stanno giocando anche in B o in C fa parte di un percorso di crescita, per cui le valutazioni che facciamo sono valutazioni generali, come Missori e Volpato presi dalla Roma perché crediamo che siano di qualità e di prospettiva per entrare a far parte della squadra, altri stanno facendo un percorso differente ma l'importante è fare delle valutazioni per capire quando è il momento di riportarli in squadra".

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