Cardia| Addio alla Consob
Insomma, un passaggio di consegne importante se si pensa ai cambiamenti radicali avvenuti in questi anni all’interno dell’Autorità, che ha significativamente allargato le proprie competenze e l’organico (da circa 400 a quasi 600 dipendenti).
Al suo posto, secondo le previsioni, arriverà l’attuale presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ben visto dal sottosegretario alla presidenza Gianni Letta. Il successore avrà quindi il compito di gestire una Consob diversa e dotata di maggiori poteri. Basti pensare che la Commissione ereditata a suo tempo da Cardia (nel 2003), che aveva poteri ispettivi e di controlli meno incisivi di oggi, per comminare sanzioni doveva prima rivolgersi al ministro del Tesoro. Ma con l’arrivo delle norme europee sul market abuse e la legge sulla tutela del risparmio le cose sono cambiate.
Ad ascoltare Cardia in prima fila ci saranno il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e i vertici delle principali società quotate in Borsa. Oltre al presidente dell’Abi, Corrado Faissola, e il suo prossimo successore Giuseppe Mussari, sono attesi banchieri come Giovanni Bazoli e Corrado Passera (Intesa SanPaolo), Dieter Rampl e Alessandro Profumo (UniCredit). Con ogni probabilità ci saranno poi Cesare Geronzi (Generali) e capi-azienda come Franco Bernabè (Telecom Italia) e Paolo Scaroni (Eni).