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  • Caracciolo:| 'Brescia, non ti lascerò mai più'

    Caracciolo:| 'Brescia, non ti lascerò mai più'

    No, non sarà un gennaio come gli altri per Andrea Caracciolo. Non ci sarà il tormentone del «resta, non resta». Non ci sarà il presidente Corioni che lo metterà sul mercato un giorno sì e l´altro pure. 
    Fin qui le novità. Non è una novità il fatto che l´Airone ha rifiutato e rifiuterà qualsiasi altra proposta, come ha fatto in passato: dai Glasgow Rangers alla Dinamo Kiev (e in questo caso meglio che il presidente salti questa riga...) fino al Siena che nei giorni scorsi, attraverso un collaboratore di Beppe Iachini, lo ha contattato: città splendida, la serie A, una salvezza da conquistare con un allenatore che lo stima e con cui ha ottenuto il miglior risultato della carriera a livello di squadra (la promozione in A del 2010) e personale (25 gol in 39 partite).

    Caracciolo, allora resta a Brescia al cento per cento?
    - Io sono tranquillo, non voglio assolutamente andare via. Io qui non sto bene, ma benissimo. Dalla vita non potrei desiderare più di questo: restare a Brescia.
    - Nemmeno la serie A le farà cambiare idea? Quello al Siena è un «no» definitivo?
    - Da qui non mi muovo. 
    - Nella scelta di restare che peso ha la possibilità di diventare il capocannoniere della storia del Brescia? 
    - Inutile nasconderlo: al record di De Paoli tengo un sacco. Mi mancano 10 gol e per me sarebbe un onore immenso essere il giocatore che ha segnato di più con la maglia del Brescia. Il problema è che, da quando ci penso, mi va tutto storto.
    - Il rigore sbagliato con il Livorno, le occasioni...
    - E il primo gol col Crotone, che Salamon mi ha... rubato. L´ho avvertito: se manco il record per un gol, meglio che mi stia alla larga.
    - E tra il record di De Paoli e la promozione in serie A cosa sceglie?
    - C´è da chiederlo? Il record lo batterò l´anno prossimo in serie A. Sarà ancora più bello. 
    - In questo Brescia c´è qualcosa di magico, visto dall´esterno, un tutt´uno tra giovani e meno giovani, il gioco a tratti spettacolare. Concorda?
    - In questi giorni di vacanza sto sentendo i miei compagni e tutti non vedono l´ora di ripartire per tornare insieme. Ed è la stessa mia voglia. Siamo un bel gruppo e abbiamo intenzione di tagliare un traguardo memorabile.
    - Che è ancora possibile.
    - Possibilissimo. Siamo in buona posizione. L´anno della promozione, a quest´ora, eravamo a 3 punti dai play-out. E se si vinceva a Padova all´ultima giornata si finiva primi.
    - Tornando all´estate: si può sapere la verità sul contratto non spalmato?
    - Sui contratti di oggi bisogna specificare la categoria: serie A, serie B o Lega Pro. Non siamo andati d´accordo sulla dicitura Lega Pro: in caso di retrocessione, mi sarei trovato praticamente senza contratto. Poi la società ha detto che per quest´anno andava bene così e se ne riparlerà a giugno, quando avrò ancora solo un anno.
    - Da cosa nasce questo amore per Brescia?
    - Sono arrivato nel 2001, più di 10 anni fa. Qui conosco tanta gente, ho un sacco di amici, con la società ho un rapporto talmente bello che mi sento in famiglia. E poi da nessun´altra parte, come a Brescia, ho il piacere di andare ad allenarmi, di giocare la partita. Da altre parti allenarmi e la partita erano una sofferenza. 
    - Anche in serie A?
    - Anche in serie A. Per questo non mi voglio più muovere da qui. Io e mia moglie Gloriana ne stiamo parlando da tempo. 
    - Di cosa?
    - Di trovare un asilo per i bambini a Brescia. Riccardo e Beatrice, i nostri gemelli, hanno 15 mesi. È nostra intenzione trasferirci a Brescia.
    - Non tornerà più a Milano, dunque?
    - Ci tornerò quando smetterò di giocare. A Milano ho genitori, suoceri, fratelli. Ma siamo d´accordo di trasferirci a Brescia e di far crescere qui i nostri gemelli. 
    - Fa ancora il pendolare?
    - Mi fermo a Brescia 2-3 notti la settimana in albergo, in modo da fare un viaggio al giorno e riposare meglio. Mi auguro che, col passare dei mesi, i bambini dormano di più.
    - Ha sentito Corioni a fine anno?
    - Gli ho fatto gli auguri personalmente e ho visto che, quando ha incontrato voi giornalisti, ha speso belle parole nei miei confronti. Stavolta ha detto che non mi venderà e mi ha fatto piacere.
    - Si sente di dare un consiglio al presidente?
    - Di sicuro non quello di investire sulla squadra, altrimenti mi risponde che mi investe con l´auto. Battute a parte, Corioni è un competente di calcio.
    - Il Brescia ha fatto più punti rispetto alle previsioni iniziali, ma meno del suo reale valore. Concorda?
    - In pieno. All´inizio tutti dicevano che al massimo potevamo aspirare alla salvezza, piano piano abbiamo preso consapevolezza. Visto come abbiamo giocato con le prime, viene il rimpianto di non avere fatto di più: abbiamo battuto il Verona, pareggiato con Sassuolo e Livorno senza demeritare, anzi... Col Livorno ho pure sbagliato il rigore e 2 gol facili. 
    - L´intesa con Corvia?
    - Non abbiamo ancora fatto niente di quel che possiamo. Sono convinto che insieme funzioneremo.
    - Soprattutto se Caracciolo seguiterà a sgobbare come un dannato.
    - Per il Brescia ho sempre dato tutto: continuerò a farlo.
    - Non teme la concorrenza di Mitrovic? Corioni stravede per lo svedese.
    - Mitrovic ha qualità incredibili, giusto farlo crescere. E c´è pure Picci. In questo senso la gara con il Crotone è stata fantastica. La concorrenza? Non avrei problemi ad andare in panchima se c´è qualcuno che merita di giocare più di me. È già capitato in passato e non ho mai fatto storie. 
    - Se il Brescia ha qualcosa di magico il merito è di chi ha costruito questa squadra, di chi ci ha creduto fin dall´inizio, di chi ci gioca ma anche di chi la allena.
    - Calori è un grande tecnico. Si fa rispettare, ha un bel rapporto con tutti i giocatori ma nessuno ha più confidenza del dovuto: i ruoli sono chiari. È una grande persona. Ricordo che a Temù, mentre ci spiegava come voleva giocare, aveva la pelle d´oca tanto credeva in quel che stava dicendo. 
    - Sei gol sono pochini. Però i numeri dicono che nel ritorno Caracicolo segna di più.
    - Spero di battere il record di De Paoli, soprattutto di contribuire alla promozione in A.


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