Caracciolo dall’inizio:|Difesa blindata contro Cisse
Non scaramanzia pallonara, giurano al Genoa, ma voglia di cambiare. Negli ultimi tempi in casa della Lazio non è andata troppo bene, i rossoblù vogliono mutare la tendenza e allora anche nuovo albergo: da ieri sera nel caldo romano, via dal quartiere Parioli e ritiro nei pressi di Ponte Milvio. Quello dei lucchetti. E, per la storia d’amore calcistico fra Malesani e il Grifone, si comincia dal provare a chiudere la serratura della difesa.
Proteggerla di più, contro le star d’attacco dei biancocelesti: Klose e Cisse, l’ex Sculli che dovrebbe prendere il posto di Mauri (stiramento, fuori un mese) ed Hernanes a suggerire. Guardia moltiplicata sul brasiliano, anche il suo principale francobollatore è sudamericano. Il tecnico: «Credo che farò giocare Seymour dall’inizio, penso sia la partita adatta a lui». Il cileno che s’ispira all’argentino Mascherano per limitare l’inventiva del Profeta. E modulo Genoa che torna il 4-3-1-2: rientra Dainelli al posto dell’infortunato Bovo, Antonelli verso la conferma anche se Moretti è candidato, Veloso spostato in posizione di mezzala sinistra, Constant trequartista con Jankovic e Jorquera che scalpitano dietro a lui. Davanti, può essere la prima da titolare per l’Airone. «Caracciolo dal primo minuto? Ci sto pensando seriamente. Per il resto, all’Olimpico cambierò pochissimo, in questo primo periodo preferisco fare così perché ritengo che in tal modo la squadra cresca di più». Soprattutto, c’è da cambiare il risultato della scorsa stagione, 4-2 per gli uomini di Reja. Per farlo, nuovo hotel e il lucchetto Seymour.
Hernanes finora non ha gradito molto lo schieramento 4-2-3-1. Fuori Mauri per infortunio, il verdeoro gradirebbe il passaggio al 4-3-1-2. Tuttavia Sculli è in vantaggio su Gonzalez e con il calabrese sarebbero tre gli ex Genoa in campo: lui, Biava e Konko. Il duo davanti sarebbe prediletto anche per Cisse, che vorrebbe stare più vicino alla porta. Anche da largo a sinistra, comunque, subito in rete a San Siro. Reja gli offre garanzia di poter svariare: «È un giocatore che non deve essere ingabbiato dal punto di vista tattico, perché con le sue accelerazioni è in grado di fare male». Mesto, forte atleticamente, a duellare in prima battuta con lui. Ed entrambe le squadre hanno un dubbio a sinistra: nel Genoa fra Antonelli e il più difensivo Moretti, alla fine dovrebbe essere confermato l’ex Parma. Nella Lazio, con Zauri rimandato e Radu infortunato, a contendersi una maglia ci sono Lulic («Migliorato dal punto di vista difensivo»), Stankevicius («È un jolly, può giocare in tutte le posizioni difensive») e Scaloni. Favorito il primo. Pure un’incognita a centrocampo: Cana ancora in fase di recupero («Si è unito al gruppo venerdì, deve lavorare ancora col pallone»), l’unico sicuro di giocare è Brocchi. Al suo fianco, uno tra Ledesma e Matuzalem («Vediamo chi starà meglio»).
Nel Genoa, Rossi è con il gruppo nella capitale ma non gioca, Bovo è rimasto a Genova come Zé Eduardo (terapie a Lavagna), Merkel (out pure con il Catania) e Birsa (squalificato). Malesani: «Bovo e Rossi hanno piccoli problemi, meglio non rischiarli. E poi avremo tre partite in una settimana, lì ci sarà occasione per dare respiro a qualcuno». J&J, Jankovic e Jorquera, cercano spazio. «Non so se Jorquera sia già pronto, certo è che ha grande voglia, non solo lui. Più di uno deve capire il calcio italiano e farsi trovare pronto. Ma questa voglia è da stimolo per tutta la squadra». Lucchettare e poi attaccare.