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Caprari è il volto di un Verona che sogna l'Europa: merita una chance in Nazionale
MAI COSI' BENE: MERITA UNA CHANCE ASSURDA - Un gol e un assist contro l'Udinese, la terza partita consecutiva a segno e in generale numeri da urlo per l'attaccante classe '93: sono 9 le marcature e 6 le assistenze in 22 presenze, già superato il record personale stabilito con il Pescara nel 2016/17 (9 gol e 5 assist in 35 presenze) e ora caccia al primato assoluto realizzato in B sempre con il Delfino (13 gol e 12 assist in 38 presenze). Il Verona ha scommesso su di lui e Caprari sta rispondendo caricandosi di responsabilità in un'annata che, dopo l'addio di Juric e il passaggio a Tudor, poteva presentare estreme difficoltà e invece vede gli scaligeri in scia al gruppo europeo, con lo contro diretto con la Roma alle porte che può rilanciare ulteriormente le ambizioni. Leader ed efficace, eppure non considerato nel giro della Nazionale. L'esclusione di Caprari dall'elenco dei convocati di Mancini per lo stage dello scorso gennaio aveva destato diverse perplessità, non solo dell'agente del giocatore ma anche di tanti addetti ai lavori che avrebbero visto di buon occhio la chance di valutare il 28enne anche in vista dei prossimi spareggi Mondiali. Vero che le gerarchie del ct azzurro sono abbastanza definite e trovare spazio anche al netto dell'infortunio di Chiesa è complicato, eppure il rendimento avuto finora pone l'ex Samp tra i giocatori meritevoli quanto meno di una valutazione. Tutto passa dal campo, Caprari a suon di gol prova a convincere Mancini a dargli una nuova occasione in Nazionale, dopo averlo già chiamato nel 2018 per gli impegni con Ucraina e Polonia senza mai schierarlo: questa volta però per giocare.