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Caos Juve, può pagare anche Andrea Agnelli: nell'anno del Centenario non è l'unico Agnelli possibile
Poiché la legge di Murphy non è un’invenzione, quando le cose già vanno male, il resto viene peggio. E così nel momento sportivo più basso degli ultimi 15 anni, è arrivata la chiusura delle indagini della procura di Torino, che con le sue prove può inchiodare il club a un altro processo penale. Le accuse sono tante e gravi e per il presidente Agnelli sono stati addirittura chiesti (ma non concessi) gli arresti domiciliari. Per un Agnelli, non per un presidente qualunque. Forse non è abbastanza chiaro l’effetto che può avere solo una semplice richiesta come questa. A Torino, poi.
Da sempre pensiamo che Andrea Agnelli sia intoccabile nel ruolo di presidente della Juventus, anche perché la Juventus è importante satellite della galassia Exor, di cui Andrea Agnelli è azionista di peso. Giochi di Famiglia e di condominio che consentono a ciascuno di comandare nella propria casa. Però forse a tutto c’è un limite e non è stato considerato nel giusto modo il rinvio dell’assemblea degli azionisti della Juventus, in un primo tempo prevista per venerdì e invece la scorsa settimana, spostata con una nota al 28 novembre. Che nel frattempo debba o possa succedere qualcosa? Possibile, probabile. Com’è possibile che a Torino sapessero dell’imminente comunicazione della chiusura delle indagini, già qualche giorno prima che ci fosse.
La gestione finanziaria della Juventus è nota a tutti: oltre 340 milioni di perdite nei 3 bilanci finiti sono la lente della magistratura (che ne avrebbe scovati altri 200 nel frattempo occultati), 254 in quello che dovrà essere approvato il 28 novembre. Tutti ovviamente ripianati dagli azionisti. L’affare Ronaldo, voluto da Agnelli. Lo zigzagare tecnico fra Allegri e poi Sarri, la scommessa Pirlo e il ritorno di Allegri, con un contratto fuori mercato per il nostro campionato (e le finanze del club). Nessun'altra scelta è di Agnelli come l'ultima: un progetto a lungo termine ma con giocatori cercati e presi per vincere subito. Follie. Diventano piccole persino le polemiche per la SuperLega, che certo hanno alienato alla Juventus (socio fondatore con Real Madrid e Barcellona) le simpatie dell’Uefa e non solo.
Nel 2023 saranno 100 anni che la Juventus è di proprietà della famiglia Agnelli e anche solo per questo sembra impossibile pensare che si arrivi alle celebrazioni senza un Agnelli al comando della società. Vedremo se e cosa accadrà, però è anche giusto ricordare che Andrea non è l’unico Agnelli possibile.
@GianniVisnadi