ANSA

Caos Juve-Napoli: l'entrata di Speranza è a gamba tesa, da cartellino rosso
Prendete la vicenda Juventus-Napoli. Ci sono delle regole UEFA per far procedere, pur nella difficoltà, le competizioni. Il Napoli, secondo queste regole, potrebbe giocare la partita, ma una ASL napoletana (la n°2, di competenza della Regione Campania) dice che no: i giocatori del Napoli devono stare tutti in quarantena per 14 giorni. Per la Lega calcio serie A, invece, vale il protocollo FIGC, approvato col Governo, secondo cui la partita si può giocare. Il Napoli non parte, manda una Pec in cui afferma che la ASL lo costringe ad “isolarsi” e quindi non può giocare. La Juve risponde che sarà in campo regolarmente. Il Ministro Speranza risponde che invece “ non si giocherà è già una notizia consolidata. Ma attenzione che le cose importanti sono altre come il lavoro negli ospedali. Le priorità non possono essere gli stadi”. E’ questa la giustificazione? Non si citano i Decreti, gli accordi, i protocolli? Ma cosa c’entrano gli stadi? Non si gioca già senza pubblico? Cosa c’entra l’importanza degli ospedali? E allora la gente senza lavoro? La fame nel mondo?
La Lega ribadisce che vale il protocollo siglato col governo. Il Ministro entra da dietro a gamba tesa, non colpisce la palla, ma il ginocchio avversario. Cartellino rosso.