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    Cannavaro: 'Io ct della Nazionale? Non posso. Icardi mi ha detto no e non capisco i dubbi sui cinesi del Milan...'

    Cannavaro: 'Io ct della Nazionale? Non posso. Icardi mi ha detto no e non capisco i dubbi sui cinesi del Milan...'

    L'ex capitano della Nazionale campione del mondo nel 2006 Fabio Cannavaro, oggi allenatore del Guangzhou Evergrande, ha parlato dall'auditorium di San Patrignano a Sky Sport 24. L'ex difensore azzurro si è soffermato soprattutto sul momento di crisi del calcio italiano: "Parlare del gruppo è importante, la nostra Nazionale ha fatto di questo l'arma più importante. Il problema è che è mancata la qualificazione, i calciatori hanno dato tutto, il risultato è stato negativo e questo condizionerà il calcio italiano per il futuro. E' il momento di cambiare, speriamo che ci siano regole e idee nuove. Contatti con il sottoscritto? Al di là degli uomini, servono cose nuove. E' un danno di immagine ma pure sociale, a 360°. Parlo per la gente, che vuole un progetto nuovo e diverso, idee nuove, vuole vedere qualcosa di differente. Non so chi sarà incaricato ma da italiano non vedere la Nazionale al Mondiale mi fa male. Una proposta? Non posso, sono sotto contratto con una squadra. Ci sono tecnici più bravi e con più esperienza di me ma il problema non è l'allenatore o i calciatori. E' un problema di movimento italiano negli ultimi dieci anni, abbiamo cercato di imitare gli altri quando in Italia abbiamo sempre avuto cultura e idee".

    Su Inter e Milan finiti in mano cinesi: "I soldi sono arrivati e speriamo riportino in alto queste due squadre perché come calcio italiano ne abbiamo bisogno. Il proprietario del Milan? Non capisco perché si debba conoscere per forza, però penso che abbiano fatto un investimento importante e l’ha dimostrata dalla campagna acquisti. Sulla crisi dei rossoneri: "È una squadra nuova che sta faticando più del previsto rispetto a quello che si poteva pensare, deve trovare più continuità. Le tante voci intorno all’allenatore possono dare fastidio al gruppo e all’allenatore. Merita di tornare a grandi livelli, non solo per il calcio mondiale, soprattutto perché noi con Italia abbiamo bisogno di rivedere il Milan, la Juve, l’Inter e il Napoli per tornare fori in Europa.
     

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