Redazione Calciomercato
Calhanoglu fa sperare l'Inter: "Voglio esserci a Verona. Resto con la Turchia, grazie Marotta"
- 8
Il centrocampista nerazzurro, schierato titolare e con la fascia di capitano, è stato costretto al cambio al 45' durante Turchia-Galles di Nations League per un problema fisico, un fastidio all'inguine, ma l'infortunio non sembra destare particolari preoccupazioni.
Il numero 20 interista non giocherà contro il Montenegro ma resterà con la nazionale turca per dare sostegno ai compagni, prima di tornare a Milano e sostenere nuovi esami in vista della ripresa del campionato, che vedrà la squadra di Simone Inzaghi impegnata a Verona contro l'Hellas nella 13a giornata di Serie A.
CALHANOGLU SALTA IL MONTENEGRO - Calhanoglu intanto non giocherà la partita di Nations League contro il Montenegro, lo ha confermato il commissario tecnico della Turchia Vincenzo Montella in conferenza stampa: "Abbiano tanti assenti e tra questi ci sarà anche Hakan (Calhanoglu), che sposta gli equilibri di qualsiasi squadra in Europa così come in nazionale".
"GRAZIE MAROTTA" - Accanto a Montella ha parlato Calhanoglu, che ha spiegato: "Ringrazio il presidente dell'Inter, Beppe Marotta, per la comprensione. Dopo la partita i dirigenti nerazzurri hanno chiamato direttamente me e il nostro allenatore. Ho scelto di restare qui, ma purtroppo domani non potrò prendere parte alla partita".
"INFORTUNIO NON GRAVE: VOGLIO ESSERCI A VERONA" - Calhanoglu ha poi rassicurato sulle proprie condizioni: "Il mio vecchio infortunio si è fatto risentire, ma non è una situazione grave e non ho dolori. Spero di essere in campo con l'Inter già nella partita di Verona".
LA PARTITA CON IL GALLES - "Abbiamo giocato bene, ma non siamo riusciti a vincere. La cosa più importante era non perdere e non abbiamo perso. Se tutto va bene, i miei amici torneranno domani con una vittoria e io tornerò a Milano felice", ha spiegato il centrocampista sull'ultima partita giocata dalla Turchia.
L'INCONTRO CON SAVICEVIC E I SUOI COMPLIMENTI - Calhanoglu ha parlato anche dell'incontro con Dejan Savicevic, ex Milan oggi presidente della Federazione calcistica del Montenegro: "Abbiamo incontrato il presidente Savicevic. Ha detto parole molto belle su di me e lo ringrazio. Penso che sia un nome molto importante per il Montenegro. I suoi complimenti? Ringrazio Savicevic per il suo pensiero, è sempre bello ricevere elogi. Dice queste parole perché vede che tipo di carriera ho fatto. Grazie mille per le sue belle parole".
LE VOCI SU MONTELLA E LA ROMA - Calhanoglu si è soffermato anche sulle voci che accostavano Vincenzo Montella alla panchina della Roma: "A un certo punto ci sono stati dei rumors. Gli abbiamo detto: "Rimarrai qui". Volevamo che restasse qui e lui ha scelto di restare qui. Tutti lo amano e si prendono moltissima cura di lui".
CRITICHE - Infine, Calhanoglu si è concentrato sulle critiche ricevute da lui e dai suoi compagni: "Voglio proteggere i giovani compagni, non voglio che vivano ciò che ho vissuto io. In Nazionale sono sempre stato criticato, ma non sono mai stato devastato. Ma amo i miei compagni, per me sono come fratelli e farò sempre di tutto per cercare di proteggerli. Mi assumo le responsabilità di ciò che accade e i compagni mi apprezzano e mi rispettano. Io cerco sempre di valorizzarli con la mia umanità piuttosto che con il mio ruolo di capitano e di motivarli in campo perché so quanto sia importante".
IL CALENDARIO DELL'INTER - Calhanoglu tenta il recupero, ma difficilmente Inzaghi lo rischierà alla ripresa del campionato, visto il fastidio muscolare e il calendario fitto dei nerazzurri. L'Inter affronterà l'Hellas a Verona nella 13a giornata di Serie A (sabato 23 novembre, ore 15), successivamente giocherà a San Siro contro il Lipsia in Champions League (martedì 26 novembre, ore 21) per poi affrontare la Fiorentina ancora in trasferta nella 14a giornata di campionato (domenica 1 dicembre, ore 18).
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Commenti
(8)Scrivi il tuo commento
Non vede l ora di tirare l ennesimo rigore