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Calhanoglu, Eriksen, Dybala: i casi di Milan, Inter e Juve
Pagato 20 milioni lo scorso gennaio, Eriksen guadagna 7,5 milioni di euro e qualora l’Inter (stizzita per le sue uscite appena decolla da Malpensa) lo cedesse già nella prossima finestra di mercato perderebbe i benefici fiscali del Decreto Crescita. Al momento di trattative impostate non c’è traccia, ma un ritorno in Premier League non è ipotesi così peregrina: nessuno ormai nasconde la difficoltà a ricucire un rapporto sfilacciato fra il giocatore e Antonio Conte.
Calhanoglu ha il contratto in scadenza e a Milano si trova a meraviglia. Per proseguire l’avventura però il club dovrebbe staccare un assegno da 6 milioni annui, cifra folle in tempi di pandemia e di fair play finanziario. Di certo l’agente sta bussando a più porte, da quella dell’Atletico Madrid alla più vicina della Juventus. La negoziazione per l’accordo prosegue, ma Maldini e Massara sono consapevoli che la strada per la fumata bianca è lunga e dagli esiti imprevedibili. Una cosa è però certa: qualora la firma non arrivasse, il Milan mai farà pressione al turco, intenzionato anzi ad utilizzarlo fino all’ultimo giorno per inseguire l’obiettivo della Champions.