Calcioscommesse:| Tommasi 'Grande amarezza'
«Masiello? C'è la stessa sensazione di otto-dieci mesi fa, quando a giugno sono uscite le prime inchieste e gli arresti, amarezza e sconforto. La delusione per un ambiente sportivo che dovrebbe essere fucina di determinati valori e che invece è terreno fertile per l'illegalità». È il commento di Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, sull'arresto di oggi di Andrea Masiello nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. «Il coinvolgimento di giocatori e dirigenti avrà delle conseguenze e ben venga se servirà a cambiare rotta. Siamo delusi e convinti che c'è tanto di buono e bisogna aggrapparsi ai tanti che non sono caduti in questo errore e hanno tenuto fede a determinati valori», ha aggiunto Tommasi a 'La Politica nel Pallone - su Gr Parlamento'.
«Gol fantasma? L'arbitro e i guardalinee cercano di fare il loro meglio e purtroppo ci sono errori che diventano determinanti, anche un pari a questo punto della stagione possono essere determinanti. I fatti di Catania dimostrano come tecnologia può servire, ma deve essere chiarificatrice. Un arbitro di porta potrebbe essere un aiuto e sarebbe anche utile a dirimere questioni come il caso di Milano, che sono abbastanza eclatanti». Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, commenta le polemiche sui gol fantasma nella sfide del Milan con Juventus e Catania. «Bisogna valutare nel complesso una partita, non voglio gettare la croce addosso agli arbitri. È inevitabile la tensione ma bisogna riportare l'amarezza nei giusti binari. Oggi non siamo pronti per la tecnologia, perchè non c'è la certezza al 100%. I fatti di sabato dicono che, a seconda della versione che si vuole portare avanti, si può dire che la palla è entrata o no. Se ci fosse un metodo facilmente applicabile ben venga. Il gol di Milano l'arbitro di porta lo avrebbe rilevato e assegnato».
«Chinaglia? Ero piccolissimo quando era sulla cresta dell'onda. È stato un week-end molto amaro anche per i fatti di Pescara con la scomparsa di Franco Mancini». Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, ricorda così la scomparsa di Giorgio Chinaglia e Franco Mancini. «Quando manca una persona di sport è sempre toccante soprattutto per chi lo ha praticato. Due scomparse dolorose, Chinaglia per quanto ha fatto con la maglia della Lazio e Mancini per la sua giovane età, sono fatti che colpiscono e bisogna stare vicini alle famiglie», ha detto Tommasi a 'La Politica nel Pallone -su Gr Parlamento'.