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    SCOMMESSE: ARRESTATO MASIELLO! 'Venduto per soldi'. VIDEO

    SCOMMESSE: ARRESTATO MASIELLO! 'Venduto per soldi'. VIDEO

    22.09 Dalle carte dell'inchiesta sul calcioscommesse che ha portato in carcere Andrea Masiello spuntano i nomi di due giocatori della Juve, all'epoca dei fatti all'Udinese e al Bari, chiamati in causa dallo stesso giocatore dell'Atalanta finito in carcere. Si tratta di Simone Pepe e Leonardo Bonucci, che non risultano indagati. Di Pepe parla Masiello nell'interrogatorio del 24 febbraio scorso riferendo della combine in Udinese-Bari, del campionato di calcio 2009-2010, finita 3-3. Masiello racconta che ''quando con i compagni di squadra eravamo in ritiro ad Udine dall'albero il giocatore Salvatore Masiello (altro calciatore del Bari, ndr) telefono' a Simone Pepe, centrocampista della squadra friulana per tentare di coinvolgerlo nella combine, ma questi si rifiuto' di aderire alla proposta''. Sempre in quello stesso interrogatorio, Masiello fa anche il nome di Bonucci. Racconta che ''in seguito alla proposta del ristoratore Nicola De Tullio'' (soldi per terminare la partita con tanti gol, ndr), ''parlai negli spogliatoi con quattro miei compagni di squadra: Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Leonardo Bonucci e Alessandro Parisi, i quali si erano mostrati disponibili a portare a termine la partita con tanti gol''. Versione smentita dallo juventino, sentito come testimone dai magistrati baresi. ''Le affermazioni di Masiello sono assolutamente false, perche' la settimana prima della partita ero stato lontano dalla squadra in quanto convocato in Nazionale. Escludo categoricamente - mette a verbale - di aver ricevuto queste proposte''.

    16.30 Dopo aver negato più volte, durante gli interrogatori, la combine del derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 (terminato 0-2), Andrea Masiello ha finito con l'ammettere al pm di aver fatto, per soldi, l'autogol che permise ai giallorossi di vincere la partita e di restare in A. (Ansa)

    15.20 Il gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista ha fissato il calendario degli interrogatori di garanzia delle tre persone in carcere dalla notte scorsa nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse. Domani mattina saranno interrogati Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, amici di Andrea Masiello e scommettitori. Mercoled mattina toccherà all'ex difensore del Bari. Tutti e tre sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva

    14.30 "Primo tassello di un'indagine molto articolata". Così il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha commentato in conferenza stampa gli sviluppi dell'inchiesta sul calcioscommesse. Sono tre - ha detto - i filoni d'indagine su cui si sta concentrando la Procura di Bari, coordinati da Laudati insieme ai pm Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro, nati da un segnalazione sulla partita di Coppa Italia Bari-Livorno del primo dicembre 2010 finita 4-1, in cui si registrò un anomalo flusso di scommesse tra il primo e il secondo tempo. Il primo filone riguarda il ruolo di alcuni calciatori, definiti da Laudati "infedeli". "L'infedeltà di qualcuno - ha commentato - non inficia però il sistema del calcio italiano che è sano". Poi c'è un filone relativo alle infiltrazioni degli scommettitori esteri. Infine il terzo "per noi più rilevante" ha detto ancora Laudati, è il ruolo della criminalità organizzata nel sistema scommesse.

    "La criminalità organizzata - ha proseguito il procuratore - ha scoperto da molto tempo il mondo delle scommesse, soprattutto quelle giocate all'estero" anche per una facilità nel riciclare denaro. "Il nostro filone - ha detto il procuratore - riguarda solo le partite del Bari e le pressioni e interferenze sul nostro territorio per quanto riguarda il rapporto tra scommesse e risultato sportivo". "Questo sistema, per quanto riguarda Bari - ha sottolineato Laudati - è presente da tempo. Ricordo i sequestri di agenzie di scommesse a clan locali". Le indagini si sono basate sui flussi dei traffici telefonici, sugli accertamenti patrimoniali, sulle registrazioni dei nominativi per le scommesse che superano certi importi secondo la normativa antiriciclaggio. "Questo è il motivo per cui molte scommesse - ha concluso - vengono fatte all'estero, per aggirare il sistema delle identificazioni".

    08.00 Oltre all'ex difensore del Bari, ora all'Atalanta, condotti in carcere 2 suoi amici e scommettitori. Calcioscommesse: arrestato Andrea Masiello.
    L'ex difensore del Bari, ora all'Atalanta, e' stato arrestato dai carabinieri nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse.
    Oltre a Masiello - a quanto si e' appreso finora - sono stati condotti in carcere due suoi amici e scommettitori, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di serie A. L'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I

    I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del tribunale di Bari, su richiesta della procura. Particolari sull'operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con i giornalisti che si svolgera' a mezzogiorno nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri. Interverra' il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Antonio Laudati.
     
    Sono una ventina le persone indagate a Bari nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Tra loro nove ex calciatori biancorossi, coinvolti nella presunta combine di nove partite dello scorso campionato di serie A. Tra le partite truccate c'e' anche il derby Bari-Lecce (0-2 venduto per 300 mila euro) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B. Le richieste di custodia cautelare sono state avanzate dal procuratore, Antonio Laudati, e dal sostituto Ciro Angelillis.
     
    Tra gli ex calciatori biancorossi indagati a Bari, oltre ad Andrea Masiello, ci sono Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte. Nel registro degli indagati ci sono anche i nomi del factotum barese Angelo Iacovelli, tre ristoratori - Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis e Francesco De Napoli - ritenuti complici dei calciatori, scommettitori e loro amici: Arianna Pinto, Giovanni Carella, Fabio Giacobbe, lo 'zingaro' Victor Kondic, Leonardo Picci e l'albanese Armand Caca. Le partite sotto la lente degli inquirenti sono le ultime nove del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria. C'é anche Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010.

     

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