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Calcioscommesse: Ilievski chiede libertà, Marilungo di parlare
Ilievski oggi è apparso scosso davanti al procuratore Roberto di Martino per via - ha spiegato - dell'uccisione di otto suoi ex colleghi nel nord della Macedonia in uno scontro con presunti terroristi. Lo 'zingaro' ha infatti militato nelle 'teste di cuoio' macedoni. Ha confermato i suoi incontri con gli ungheresi a Cernobbio (Como). A loro, infatti, era stato affidato dal gruppo di scommettitori di Singapore il compito di portare i soldi per truccare le partite, dopo che il primo arresto avevano scompaginato il gruppo degli zingari. Lo fecero, ricorda il macedone, per corrompere i giocatori di Lecce-Bari nel 2011, in occasione della quale Ilievski racconta di aver incontrato l'ex capitano della Lazio, Stefano Mauri che fece il gesto "di assenso con la testa" di cui il macedone aveva bisogno.
Di Mauri si è scoperto che ha parlato anche Manlio Bruni, ex commercialista dell'ex bomber della Nazionale, Beppe Signori. Nei suoi interrogatori, Bruni ha raccontato che il calciatore incontrava, e per ragioni di scommesse, Francesco Bazzani, detto Civ nelle intercettazioni, anch'egli arrestato nell'ambito dell'inchiesta.
Ilievski oggi è tornato a parlare anche di Palermo-Bari che costò al macedone 150-170 mila dollari (35 mila per giocatore coinvolto), che doveva finire con due gol di scarto a favore dei nerorosa ma che non andò a buon fine perché Miccoli "che non c'entrava" sbagliò un rigore. Non riuscì a far nulla invece, per Palermo-Napoli. E' tornato a parlare del genoano Giuseppe Sculli che non c'entrava con le combine ma che fu chiamato in causa per errore da qualche giornale.
Il gip Salvini ha inoltrato alla Malesia l'estradizione di uno dei principali attori del gruppo dei singaporiani: Kheng Hock Poh. Era tra coloro che l'ex calciatore Gigi Sartor andò a prendere il 26 febbraio del 2011 a Malpensa e portò a casa di Signori. Poh è stato arrestato nelle settimane scorse ma scarcerato dopo alcuni giorni. Il 15 maggio ha invece chiesto di farsi interrogare il calciatore Guido Marilungo, tra i 130 raggiunti dall'avviso di chiusura delle indagini.