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    Calcioscommesse, Conte scrive al pm: 'Mai saputo di combine'

    Calcioscommesse, Conte scrive al pm: 'Mai saputo di combine'

    Antonio Conte scrive un altro capitolo sul caso Calcioscommesse. Come si legge su La Gazzetta dello Sport, il ct della Nazionale ha firmato un memoriale inviatoto al pm di Cremona, Roberto di Martino: "Io sicuro della mia archiviazione, ma se dovesse esserci un processo, allora si faccia subito". Conte ribadisce la totale estraneità ai fatti contestati: sottolinea di non essere mai stato informato dai suoi giocatori di un accordo preso con gli avversari e solo dopo l'avvio dell'inchiesta si era reso conto di quello che era accaduto alle sue spalle. Conte ribadisce la totale fiducia nella magistratura e si dice sicuro di una archiviazione della sua posizione, ma se dovesse arrivare il rinvio a giudizio (tra fine maggio e inizio giugno) e il successivo accoglimento, chiede anche che il processo si faccia subito. Non è una richiesta canonica di rito abbreviato, ma il senso è quello.Di Martino valuterà con attenzione il materiale e poi deciderà: il risultato della 'partita' di Conte non è definito in un senso o nell'altro. 

    SOTTO ACCUSA - L'ex allenatore della Juventus è indagato per frode sportiva per due partite ai tempi del Siena in Serie B nel 2011: 2-2 col Novara e 1-0 a Bergamo contro l'AlbinoLeffe, risultati combinati anche per favorire scommesse illegali secondo il pentito Filippo Carobbio e il portiere Ferdinando Coppola. Gli avvocati della Figc avevano preso contatti con il pm nel tentativo di evitare un possibile rinvio a giudizio e avevano anche chiesto un interrogatorio a Cremona per spiegare i fatti entro aprile, ma il percorso al momento si è arenato. 

    TOCCA A DONI - Intanto prosegue il lavoro della Procura: entro maggio si tirerà un riga, poi ci saranno le richieste per circa 60 indagati (giocatori, dirigenti e tecnici). Oggi a Cremona ritorna Cristiano Doni: l'ex capitano dell’Atalanta sarà interrogato e dovrà spiegare la chat con Santoni nella quale si parla della gara di Crotone. Per gli inquirenti c'è stato un tentativo di combine: le parole di Doni hanno portato Stefano Colantuono e il d.s. Zamagna nel registro degli indagati. Ora dalle risposte di Doni dipende il loro futuro processuale e anche quello dell'Atalanta, a rischio deferimento sportivo. 

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