Calciopoli:| Juve, un tris di battaglie
L’eredità e il ribaltone processuale del dibattimento di Calciopoli, per ricominciare: tutto quello che pareva troppo chiaro nel 2006, sembra chiaro alla rovescia dopo 28 mesi di udienze a Napoli. Ricominciare, dunque, ma cosa e da dove?
TRE FRONTI - La Juventus a Napoli, dopo mesi di basso profilo e silenzio, ha preso la parola e ottenuto quel che voleva: il dibattimento, ovvero il momento in cui si formavano le prove, era cristallizzato senza più ribaltoni finali e ora la strada piega in discesa verso la sentenza, forse addirittura a luglio. Alle viste, però, la responsabile civile Juventus (ovvero la società che dovrà rispondere eventualmente dei danni in caso di condanna dei suoi ex dirigenti Moggi e Giraudo) dovrà tenere l’occhio ben fisso su tre procedimenti prossimi venturi: il 19 maggio si va alla Disciplinare della Figc per le radiazioni di Giraudo e Moggi (anche quella di Mazzini, che con la Juve c’entra poco, però); il giorno dopo il vero snodo residuo del processo di Napoli, davanti alla settima sezione della Corte d’Appello, dove si decide sulla ricusazione della giudice Casoria; il 5 luglio sempre in Appello a Napoli comincia il processo bis all’unico condannato per associazione per delinquere di Calciopoli finora, l’ex ad Giraudo.