Calciomercato, i veri botti devono ancora arrivare: dalla Juventus al Milan si è mosso solo chi aveva estremo bisogno
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Kolo-Mouani si autodefinisce “un numero 9” pur essendo andato oltre i dieci gol in campionato solo due volte. Non è un centravanti vero, forse questo a Motta fa piacere, e negli ultimi due mesi ha giocato appena 40’. Le grandi motivazioni possono coprire il deficit fisico solo nella gara d’esordio, poi serve lavorare sul motore e caricarlo di benzina in allenamento e in partita. I dubbi sui nuovi difensori sono invece legati a (in)esperienza e adattabilità al nostro campionato.
Alberto Costa (21 anni, circa 15 milioni tutto compreso) ha qualità fisiche, tempi di inserimento, aggressività in fase difensiva da terzino destro ed eventualmente pure sinistro, è molto veloce nei recuperi. Ha notevoli margini di miglioramento in prospettiva ma al di là di qualche numero positivo nel campionato portoghese, che non è la Premier League, deve migliorare ancora molto tecnicamente, in fase di impostazione e di assistenza offensiva.
Renato Veiga, prestito secco come Kolo Mouani, è un investimento immediato, ovvero un ossimoro: 5 milioni per 4 mesi prima di tornare al Chelsea. Sarà fruttuoso solo nella misura in cui contribuirà alla qualificazione alla prossima Champions, per cui a oggi grazie al ranking basterebbe anche il quinto posto. È duttile, certo, perché può giocare centrale, terzino sinistro e mediano. Ha già esperienza, anche internazionale: con il Portogallo e col Chelsea in Conference (che non è la Champions...). Ma ha ancora limiti difensivi: è fin troppo aggressivo ed estremamente falloso. Non sembra avere le caratteristiche per inserirsi velocemente in Serie A e se lo farà, il merito sarà soprattutto di Thiago Motta.
La cessione di Kvaratskhelia è stata un’operazione impeccabile per il bilancio del Napoli, pur con cinque mesi di ritardo e qualche milione in meno incassato rispetto alla valutazione dell’estate scorsa. I due candidati a sostituirlo occupano la stessa posizione ma hanno caratteristiche diverse. Garnacho ha più varietà nel dribbling e al tiro, qualità decisive anche contro squadre di medio-bassa classifica, più coperte. Adeyemi è un fulmine, uno dei calciatori più veloci del mondo, un fantastico contropiedista, più bravo quando viene servito negli spazi senza palla di quando deve puntare difese chiuse. In Germania, in un calcio più verticale e diretto, ha fatto subito molto bene. Una fragilità fisica da non sottovalutare ne ha condizionato rendimento e continuità, aspetto su cui può incidere molto Antonio Conte. Sia il tedesco del Borussia che l’ispano-argentino del Man United segnano poco rispetto alle loro potenzialità.
Chi sta cambiando o potrebbe cambiare molto è la Fiorentina, che si è illusa di aver migliorato la squadra in maniera sensibile rispetto all'anno scorso. Ora montano i dubbi sugli acquisti, soprattutto Colpani, con conseguenti giudizi negativi su un allenatore, Palladino, che deve fare esperienza in una piazza tutt'altro che semplice. Folorunsho e Pablo Marì possono essere integrazioni utili ma non bastano per puntare alla Champions.
Infine, il Milan. Walker è un colpo più istantaneo: esperienza internazionale, velocità e forza fisica, capacità di giocare anche in una difesa a tre lo rendono un rinforzo notevole. Nessun difensore della rosa del Milan ha le sue qualità. Sergio Conceiçao, però, ha commesso un grave errore di sottovalutazione schierando Emerson Royal contro il Girona, partita poi di fatto giocata per intero con Calabria, inizialmente escluso. Sapendo che il brasiliano era sul mercato per una cessione utile a finanziare l’acquisto di Santiago Gimenez (almeno 40 milioni) sarebbe stata consigliabile maggiore prudenza. Soprattutto perché l’attaccante del Feyenoord, a differenza di Morata e Abraham, è un centravanti vero e ha tante qualità che potrebbero migliorare il potenziale offensivo del Milan: in Olanda si è raffinato tecnicamente, è bravo di testa e con palla a terra. Lui sì, potrebbe essere il vero botto finale di un calcio-mercato finora animato da grandi proclami ma con poche iniziative destinate davvero a cambiare gli equilibri per Scudetto e Champions.
ps. Todibo ritorna ciclicamente nei giri di mercato dei top club italiani, non ultima la Juventus. Non è mai stato seriamente nel gruppo della nazionale francese, ha fallito in uno dei Barcellona peggiori della storia recente ed è coinvolto nella trabllante stagione attuale del West Ham: maneggiare con cura…
Commenti
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ah bhe perchè invece Juve e Milan non hanno estremo bisogno vero?!?!