Calcio & Legge 'I calciatori non possono rifiutare la convocazione in nazionale'
Calciomercato.com ha chiesto all’agente Fifa Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi per aspiranti agenti Fifa e osservatori organizzati da www.footballworkshop.it (per maggiori info: avvcataliotti@libero.it), quali sono le principali norme che regolano le convocazioni in nazionale dei calciatori.
Può un calciatore professionista rifiutare la convocazione in nazionale della Federazione di appartenenza?
La risposta è negativa. Ogni calciatore tesserato per una società ha, infatti, l’obbligo di rispondere affermativamente alla convocazione in nazionale proveniente dalla Federazione che egli ha il diritto di rappresentare.
E se il calciatore è infortunato?
Se un calciatore, per infortunio o malattia, non sia in grado di rispondere alla convocazione della sua nazionale sarà tenuto, in caso di richiesta da parte della Federazione che egli ha il diritto di rappresentare, a sottoporsi a visita medica.
Chi sceglie il medico che dovrà visitare il calciatore?
Il medico sarà scelto dalla Federazione stessa. Tuttavia, se il calciatore è tesserato per una Federazione diversa (es. il calciatore è tesserato in una società inglese, ma ha diritto di rappresentare la nazionale italiana), il calciatore stesso potrà chiedere di essere visitato nel territorio della Federazione presso la quale è tesserato.
E se fosse la società a non mettere a disposizione il calciatore per la nazionale?
In tali casi, la Commissione per lo Status dei calciatori (che è un organo della FIFA) richiederà alla Federazione di appartenenza della società di dichiarare perse tutte le partite alle quali il calciatore ha partecipato per la società stessa.
Il rilascio dei calciatori è sempre obbligatorio?
In realtà, il rilascio dei calciatori per le gare programmate in date non previste dal calendario internazionale non è obbligatorio.
Ma il rilascio dei calciatori quando deve avvenire?
I calciatori devono essere rilasciati per il periodo di preparazione precedente alla partita che varia a seconda dell’importanza della competizione. Ad es. per partite amichevoli: 48 ore; per partite di qualificazione a tornei internazionali: 4 giorni (compreso il giorno della partita); per la fase finale di un torneo internazionale: 14 giorni prima della prima partita.
Ultima curiosità. Il calciatore che ha risposto alla convocazione in nazionale entro quanto tempo sarà tenuto a rientrare presso la società di appartenenza?
Entro le 24 ore successive alla fine della partita per la quale è stato convocato, termine esteso a 48 ore qualora la gara abbia avuto luogo in una Confederazione diversa da quella in cui la società del calciatore è affiliata.