Calcio & Legge: 'Ecco quanto costa un giovane calciatore proveniente dall'estero!'
Calciomercato.com ha posto all'Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi per aspiranti agenti dei calciatori e osservatori di calcio (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), alcune domande sulle voci di spesa che devono affrontare le società di calcio interessate ad acquistare all'estero giovani calciatori.
Avv. Cataliotti sempre di più le società italiane fanno spesa all'estero di giovani calciatori promettenti. A quali spese vanno incontro le società di calcio?
"La voce di spesa cui vanno incontro le società di calcio interessate a tesserare calciatori provenienti dall'estero prende il nome di "indennità di formazione". Tale voce ha certamente un peso importante per le casse delle società di calcio che, per assicurarsi il talento di turno, devono - come da normativa FIFA - indennizzare le società che hanno formato il ragazzo a partire dall'età di 12 anni fino al 23° compleanno di età del giocatore stesso, periodo entro il quale si concretizza effettivamente - sempre secondo la normativa FIFA - la formazione di un giovane calciatore. L'indennità di formazione va, pertanto, versata a tutte le società che hanno contribuito alla formazione del giovane calciatore nel momento in cui tale calciatore vada a firmare il primo contratto da professionista nella società di destinazione. Va, peraltro, ricordato che l'indennità di formazione deve essere riconosciuta anche all'ultima società che ha formato un calciatore già professionista sempre che il passaggio del calciatore professionista ad altra società a seguito di trasferimento internazionale avvenga entro il 23° compleanno di età".
Queste indennità vengono sempre pagate?
"Devono essere obbligatoriamente pagate, tanto che la Commissione Disciplinare dell FIFA può adottare delle misure disciplinari nei confronti delle società che dovessero risultare inadempienti".E chi decide a quanto debba ammontare l'indennità di formazione da versare?
"Esistono delle tabelle che vengono utilizzare per calcolare l'indennità di formazione. A titolo esemplificativo, le società classificate nella griglia di prima categoria UEFA (per intenderci le nostre società di serie A) sono tenute a pagare 90 mila euro per ogni anno di formazione ricevuta dal calciatore che andranno ad acquisire (esistono poi degli sconti quando il passaggio del calciatore avviene dopo il 18° compleanno di età del calciatore in questione). Va rimarcato che, qualora non sia chiaro l'ammontare della indennità che deve essere versata, spetterà alla Camera per la risoluzione delle Controversie rideterminare l'ammontare dell'indennità ove esso risultasse chiaramente sproporzionato rispetto al caso in esame".
E' vero che l'indennità di formazione può finire nelle tasche delle Federazioni?
"Tale ipotesi si verifica quando la società cui spetterebbe l'indennità di formazione non risulti più in attività a seguito di fallimento, liquidazione, scioglimento o revoca dell'affiliazione. Ecco allora che l'indennità finirà nelle tasche della Federazione, la quale sarà tenuta a destinare l'indennità a iniziative di sviluppo del calcio giovanile presso la propria Federazione".Un'ultima curiosità: e se un calciatore arrivasse in Italia senza essere mai stato tesserato?
"Ammesso che, esaminado il passaporto del calciatore (una sorta di carta d'identità del giovane calciatore dove devono essere segnate tutte le tappe della sua carriera dall'età di 12 anni), il ragazzo non risultasse effettivamente mai stato tesserato presso nessuna società di calcio, in tale ipotesi la società di destinazione non si ritroverebbe innanzi all'onere di dover versare alcuna indennità di formazione".
Ma come può essere che un calciatore, seppure giovane, non sia mai stato tesserato?
"A volte i calciatori scientemente non vengono tesserati nel loro Paese di origine proprio per agevolarne il tesseramento presso altra Federazione. E' il caso, ad es., dei calciatori brasiliani che, se scovati da bravi talent scout, vengono portati in Europa senza che siano mai stati tesserati nel loro Paese di orgine. Il giovane calciatore avrà così maggiori possibilità di essere tesserato! E probabilmente tutti le parti coinvolte faranno un grosso affare!".