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    Calcio&legge: ecco le procedure che permettono i trasferimenti internazionali dei calciatori

    Calcio&legge: ecco le procedure che permettono i trasferimenti internazionali dei calciatori

    Calciomercato.com ha posto all'Avv. Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto sportivo e titolare dei corsi per aspiranti osservatori e agenti dei calciatori (info su www.footballworkshop.it) alcune domande sulle procedure amministrative che regolano i trasferimenti internazionali dei calciatori.

    Cataliotti, alla luce dei tanti trasferimenti internazionali che si concretizzano nelle sessioni di mercato ormai di tutto il mondo, ci può spiegare come avvengono da un punto di vista amminastrativo tali trasferimenti.
    "Avvengono attraverso il c.d. TMS (TRANSFER MATCHING SYSTEM). Si tratta di un sistema informatico online che viene utilizzato per gestire e controllare i trasferimenti internazionali. E' stato istituito dalla FIFA al fine di controllare la trasparenza di tutte le operazioni di mercato aventi carattere internazionale e concernenti i trasferimenti dei calciatori minorenni e di quelli dei professionisti. E' un sistema avente come obbiettivo principale quello di migliorare la trasparenza delle singole transazioni. E' attraverso il TMS che vengono richiesti e rilasciati i certificati di trasferimento internazionale (c.d. CTI)". 

    Come si concretizza, quindi, da un punto di vista amministrativo, il trasferimento internazionale di un calciatore professionista?

    "Il calciatore tesserato presso una Federazione può essere tesserato presso una nuova Federazione - c.d. Federazione di destinazione - solo quando quest'ultima abbia ricevuto il CTI dalla Federazione di provenienza.
    La richiesta di CTI deve essere inviata dalla Federazione di destinazione attraverso il TMS entro e non oltre l'ultimo giorno del periodo di tesseramento della Federazione di destinazione".

    Come si crea un CTI?
    "E' un po' macchinoso il sistema amministrativo di creazione del CTI. Occorre, almeno, sapere che entro 7 giorni dal ricevimento della richiesta di CTI, la società di provenienza potrà procedere in due diversi modi, o creare il CTI a favore della Federazione di destinazione inserendo la data di detesseramento del calciatore, oppure respingere la richiesta di CTI con contestuale motivazione del rifiuto (ad es. perchè il contratto tra il calciatore e la società precedente non è giunto a scadenza!)". 

    E se la Federazione di provenienza non dovesse pronunciarsi affatto in merito alla richiesta di CTI?

    "In tal caso, qualora la Federazione di destinazione non dovesse ricevere nessun tipo di risposta in merito alla richiesta di CTI entro 15 giorni (fino a pochi mesi fa il termine era di 30 giorni!), la stessa Federazione sarà tenuta a tesserare immediatamente il calciatore professionista presso la società di destinazione su base povvisoria (c.d. tesseramento provvisorio). Il tesseramento provvisorio - è bene sottolineare - diventerà definitivo un anno dopo la richiesta di CTI".

    Le suddette norme si applicano anche in caso di prestiti di calciatori professionisti?

    "La risposta è affermativa, con la ulteriore particolarità che, in caso di richiesta di tesseramento di un calciatore professionista in prestito (e il presupposto rimane che il trasferimento debba avvenire da una società affiliata ad una Federazione a favore di una società affiliata ad un'altra Federazione), la società di destinazione sarà tenuta a caricare nel TMS una copia dell'accordo di prestito stipulato con la società precedente e controfirmato dal calciatore".

    Che succede se le suddette disposizioni amministrative vengono violate?

    "Possono essere irrogate sanzioni sia nei confronti delle Federazioni (ammonizione, ammenda, esclusione da una competizione, restituzione dei premi) che nei confronti delle Società (ammonizione, ammenda, annullamento del risultato di una partita, sconfitta a tavolino, eslcusione da una competizione, detrazione di punti, retrocessione ad una divisione inferiore, divieto di trasferimento, restituzione di premi). Sarà la Commissione disciplinare della FIFA ad applicare le suddette sanzioni in conformità a quanto previsto dal Codice disciplinare della FIFA".


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