Calcio e allegria:| Di Carlo e lo stile Chievo
Una partita, già due messaggi. Mimmo Di Carlo s'inventa postino e manda una mail al cielo. "Parte da San Zeno l'operazione simpatia. Chievo dovrà essere divertimento e coinvolgimento. E poi, occhio al 3-1-4-2. È solo l'inizio
". Sorrisi in altitudine. Il primo test contro il San Zeno non può dire molto. La linea è stata tracciata, i progetti chiari, il mercato porterà novità. E gli avversari, quelli veri, diranno se questo Chievo può stupire da oggi all' infinito.
Intanto Mimmo parla di tutto. Avete mosso il primo passo. Vi aspetta un lungo cammino. Il primo pensiero qual è? "Ho visto un buon numero di tifosi. L'operazione simpatia parte da qui. La famiglia Chievo non va in vacanza. Dovremo cercare di divertirci insieme. Per il resto, vedo impegno e attenzione. La strada è lunga, ma è troppo presto per fare qualsiasi altro tipo di valutazione".
Di ritorno da Genova. Di Carlo che cosa aveva lasciato in sospeso al Chievo? "Crescita e consolidamento di un progetto. Ci eravamo fermati. Siamo ripartiti. Mi aspetto molto in questa stagione da parte di tutti. Mi aspetto una maturazione globale. E poi sarebbe bello migliorare la posizione di classifica e la qualità del gioco. La squadra a me già piace così, anche se sono in via di definizione alcune operazioni di mercato. I ritocchi non faranno altro che migliorare un gruppo già di per sé molto valido". L'anno scorso il Chievo ha messo in mostra la quarta miglior difesa del torneo. Anche lei aveva puntato molto sulla solidità difensiva. È questo il marchio di fabbrica del Chievo di Di Carlo? "L'atteggiamento difensivo e offensivo dev'essere lo stesso. La squadra deve avere la giusta mentalità ed un'anima che permetta sempre di dare tutto quanto c'è da dare. Il passo successivo: ricercare sempre qualcosa di nuovo, ricercare il miglioramento anche nei gesti più semplici. E questo è un invito che faccio ogni giorno a difensori, centrocampisti e attaccanti. Chi vuol dare di più, può dare di più. Voglio creare qualità superiore per riuscire a fare meglio anche dell'anno scorso". Nota stonata della prima uscita è stata la contestazione mossa da alcuni tifosi a più riprese nei confronti di Bentivoglio "Simone si sta allenando e lo fa bene. Quindi è giusto che giochi e che abbia le sue possibilità. Io parlo solo da allenatore: Bentivoglio è un giocatore del Chievo e va gestito in funzione delle nostre esigenze".
Cruzado le piace? Ormai è ad un passo dal Chievo. "È un giocatore tecnico. Constant l'anno scorso era arrivato con buone referenze ed un tasso tecnico apprezzabile.
C'è voluto un po' di tempo per vederlo inserito nella nuova realtà, ma poi i risultati sono stati apprezzabili. Speriamo che anche Cruzado possa avere caratteristiche che gli permettano di fare lo stesso percorso. Devo dire, però, che i due nuovi acquisti Acerbi ed Hetemaj mi hanno già offerto indicazioni confortanti. Sia sul piano dell'aggressività che della predisposizione al sacrificio". Che tipo di giocatori state cercando per completare la 'rosa'? "I giocatori sono già stati individuati, poi bisogna vedere chi arriva, perché il mercato sa essere spesso imprevedibile. Oggi come oggi manca un vice Rigoni e un vice Luciano. Davanti siamo in tanti. Dovesse partire una punta, magari riuscire a trovarne un'altra non sarebbe male. Stiamo lavorando. Campedelli e Sartori sanno far calcio e io mi affido a loro, visto che sanno quello che serve al Chievo".