CALCIO ALLA TV. Sky-Mediaset, guerra per Dahlia. E i diritti internet?
Il fallimento di Dahlia Tv ha inasprito la guerra far Sky e Mediaset, i due dominus della pay tv italiana. Con la fine di Dahlia, la titolarità dei diritti è tornata alla Lega Calcio, che ne ha deciso la riassegnazione attraverso un'asta alla quale hanno partecipato Europa 7, ImOve e Rti=Mediaset. La reazione di Sky è stata dura: la tv di Murdoch ha presentato un ricorso d'urgenza alla Magistratura affinché blocchi l'assegnazione dei diritti. Sky sostiene che, nel caso in cui Mediaset si aggiudicasse i diritti che erano di Dahlia, la tv di Berlusconi godrebbe dell'esclusiva sul digitale terrestre di tutte le partite di Serie A a soli 230 milioni di euro. Per la medesima esclusiva, ma sul satellite, Sky ha dovuto invece spendere 570 milioni. L'emittente di Cologno Monzese si difende affermando di voler assicurare il servizio agli utenti di Dahlia, che hanno già pagato e che ora non vedono più nulla. Mediaset si dichiara anche disponibile a sobbarcarsi i costi di banda, di produzione e di telecronaca della partita. La decisione dei giudici è attesa per domani.
Intanto, mentre nel cortile Italia ci si scanna per i diritti tv, nel mondo le cose sembrano prendere un'altra piega. Internet si avvia a diventare la prima fonte di informazione negli Stati Uniti, superando nettamente la televisione, come è già avvenuto nel 2010 per i cittadini fra i 18 e i 29 anni. La conferma arriva da un recente studio del Pew Research Center, che evidenzia come la tendenza sia ormai marcata anche nella fascia d'età compresa fra i 30 e i 49 anni. Negli ultimi dieci anni, aggiunge il Pew, la tv è stata utlizzata costantemente dal 66% della popolazione con età superiore ai 18 anni, mentre nello stesso periodo internet è passato dal 13% al 41%. Lo stesso trend è riscontrabile in Europa: secondo l'Ejo (Osservatorio europeo sul giornalismo), nel 2013 internet avrà un'importanza uguale se non superiore alla televisione.