CALCIO ALLA TV. Voti 2010-11: super Ventura, Mou c'è sempre, dramma Dahlia
Dopo il pagellone della stagione 2010-11 sul campo, ecco quello del CALCIO ALLA TV: dal 10 all'1, ecco i voti della stagione televisiva.
VOTO 10: Alessia Ventura. Dopo aver perso il compianto Maurizio Mosca e il nostalgico (della Triade juventina) Giampiero Mughini, Controcampo ha trovato una nuova star: Alessia Ventura. Meglio dei 'veri' opinionisti della trasmissione (la 'Zanzara' Cruciani punge più in radio che in tv, Bettega, Marino e Longhi sono, ciascuno a suo modo, troppo istituzionali), Alessia mostra le gambe (come in passato hanno fatto, sullo stesso palco, le varie Canalis, Satta e Pedron), ma, a differenza delle girls che l'hanno preceduta, esprime opinioni (spesso interessanti) e dà notizie, come le anticipazioni sulla gravità dell'infortunio del fidanzato Pippo Inzaghi e sull'approdo di Antonio Cassano al Milan.
VOTO 9: José Mourinho. Per la stagione sul campo gli abbiamo dato un '4', ma a livello mediatico non c'è dubbio: lo Special One c'è sempre. Nel bene e nel male, amato o odiato, Mou centra sempre l'obiettivo: o vince i tituli sul campo o è presente, comunque, nei tituli delle tv, del web e dei giornali.
VOTO 8: Sky Sport 24. Alla fine della stagione 2010-11 ha festeggiato i 1000 giorni di trasmissioni. Un canale ormai imprescindibile per chi voglia seguire lo sport (il calcio soprattutto) in televisione. E a stagione finita, telecamere puntate sul calciomercato, con ultime ore e collegamenti dalle location dove si svolgono le trattative più calde.
VOTO 7: il calcio in 3D. Sperimentato durante i Mondiali in Sudafrica e teletrasmesso da Sky in occasione di Inter-Tottenham di Champions League, nell'ultima stagione ha fatto capolino il calcio in 3D in tv, la nuova frontiera, il futuro della televisione e del calcio in televisione. "Molto meglio dell'HD", ha spiegato ai microfoni di Calciomercato.com Giancarlo Tomassetti, regista emerito della Rai.
VOTO 6: Moratti, Galliani e Agnelli. Il primo conferma anche in questa stagione il classico appuntamento del lunedì sotto gli uffici della Saras, una vera e propria manna per le televisioni, per i tifosi (sia interisti che non) e per tutti gli appassionati di calcio. La notizia c'è sempre, la frase ad effetto anche. Il secondo torna ad esultare come ai bei tempi in tribuna, puntualmente immortalato dalle telecamere nelle smorfie che hanno fatto anche la fortuna del migliore dei suoi imitatori, Teo Teocoli. Il terzo ci sta provando, a diventare un personaggio all'altezza dei primi due, con una presenza costante negli appuntamenti che contano, in Lega calcio e non solo. E sui diritti tv prende in mano la situazione per ricucire lo strappo fra grandi e piccole.
VOTO 5: la Rai. In extremis strappa il rinnovo del contratto con la Figc per le gare della Nazionale in esclusiva fino al 2014, ma perde la Champions League in chiaro a partire dal 2012 e, con alcune trasmissioni, paga il dazio di formule vecchie e volti ormai datati. Alla Domenica Sportiva, la coppia Paola Ferrari-Marco Civoli e gli esperti Ivan Zazzaroni, Fulvio Collovati, Beppe Dossena e Salvatore Bagni provano a parlare di calcio, ma i pochi spunti interessanti si smaterializzano nell'indice Magma di Baconi, un sistema di analisi statistico del calcio adatto forse a un pubblico di allenatori, ma non allo spettatore medio, che si addormenta sognando la moviola (relegata a tre episodi alle ore 00.50). Stadio Sprint si ripete per l'ennesima volta, sempre uguale a se stessa, con Enrico Varriale sul ponte di comando, e 90° Minuto Champions, con Andrea Fusco e con Gian Piero Galeazzi, vive più sulle polemiche con X-Factor, a inizio stagione, che non di vita propria.
VOTO 4: la querelle sui diritti televisivi. Da una parte le cinque sorelle Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma, dall'altra gli altri 15 club di Serie A, in mezzo la distribuzione del 25% dei diritti tv. Succede di tutto: Lotito e De Laurentiis fanno a pugni, i club si accapigliano sul numero di tifosi e sui criteri per stabilire questo numero, le grandi minacciano un blocco di mercato che non ci sarà mai. Nonostante Galliani continui a parlare di blocco (lo ha fatto anche ieri, a Parma), il blocco è già saltato, grazie al primo affare portato a termine, quello fra il Milan e il Genoa per la risoluzione della comproprietà di Kevin Prince Boateng.
VOTO 3: le tele-radio-cronache negate. Nella stagione 2010-11, le Tv locali non hanno potuto fare la tele-radio-cronaca dagli stadi: la Lega Calcio, per salvaguardare i diritti televisivi della Rai (di Quelli che il calcio in particolare), l'unica emittente autorizzata a commentare le partite dallo stadio (con l'inquadratura sugli inviati e non sul campo), ha vietato alle altre Tv di fare altrettanto. La tele-radio-cronaca in diretta tv, da vent'anni a questa parte, era diventata un classico appuntamento per chi non va allo stadio e non ha nemmeno a disposizione un abbonamento a Sky o a Mediaset Premium. In questa stagione, le tele-radio-cronache delle tv private si sono spostate dalle tribune stampa agli studi, e l'atmosfera è stata davvero diversa.
VOTO 2: le donne Mediaset Susanna Petrone e Barbara Guerra. Se Controcampo, anche grazie ad Alessia Ventura, vince per questa stagione la gara della qualità con la Domenica Sportiva, non altrettanto si può dire delle altre trasmissioni Mediaset sui canali generalisti. A Guida al campionato, condotta da Mino Taveri, l'accoppiata Ciccio Graziani-Paolo Di Canio non riesce a pungere e il giro dei campi con le probabili formazioni è scontato. L'inquadratura dello studio parte sempre dalla procace Susanna Petrone, inquadrata di lato o da dietro, per poi allargarsi agli altri protagonisti. Il sorriso della Petrone, poi, lancia la maggior parte dei servizi, e la sua presenza prorompente è sicuramente l'aspetto più interessante della trasmissione. Ma è un po' poco. E ancor peggio ha funzionato Speciale Europa League, dove il timing si è diviso fra i gol della seconda competizione continentale per club e le inquadrature insistenti su Barbara Guerra, ex concorrente del reality La Fattoria, ex fidanzata di Mario Balotelli e starlette coinvolta anche nelle intercettazioni del Rubygate berlusconiano.
VOTO 1: Dahlia TV. Il peggio del peggio della stagione: cosa c'è di più brutto che lasciare i propri abbonati senza calcio a metà stagione?