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Calcagno, pres. AIC: 'Nessuno sciopero, ma il Decreto Crescita falsa il mercato italiano. In contatto col governo'
Umberto Calcagno, presidente dell’Assocalciatori, è intervenuto a “Radio Punto Nuovo” per esprimere il suo punto di vista sulla possibile eliminazione dell’estensione per le società calcistiche del Decreto Crescita - che favorisce a livello fiscale i club per l’ingaggio di giocatori e allenatori provenienti dall’estero - dalla prossima Legge di Bilancio: “Ci stiamo interessando da tempo del problema ed è un problema di sistema. Il grande exploit fatto dalla Nazionale agli Europei ci dimostra quanto sia importante avere vivai nazionali di livello. Abbiamo tante leggi e risorse per il nostro mondo proprio per l’utilizzo dei calciatori selezionabili. Dall’altro lato, non vogliamo impedire che il grande calciatore possa venire in Italia. Nessuno può contrastare la libera circolazione delle persone, ma c’è una norma che oggettivamente crea un risparmio fiscale tale da falsare il nostro mercato, non solo a scapito degli italiani, ma anche degli stranieri che già sono in Italia”.
Calcagno ha poi smentito l’indiscrezione dei giorni scorsi circa l’ipotesi di uno sciopero come misura estrema: “Non è in cantiere, c’è un’interlocuzione con le autorità governative per riequilibrare le storture menzionate”.
Calcagno ha poi smentito l’indiscrezione dei giorni scorsi circa l’ipotesi di uno sciopero come misura estrema: “Non è in cantiere, c’è un’interlocuzione con le autorità governative per riequilibrare le storture menzionate”.