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    Calaiò, l'addio dell'Arciere: 'Ho un solo rimpianto. Ho avuto offerte importanti fino a due settimane fa, ma...'

    Calaiò, l'addio dell'Arciere: 'Ho un solo rimpianto. Ho avuto offerte importanti fino a due settimane fa, ma...'

    Emanuele Calaiò dice addio. L'ex attaccante di Parma, Pescara, Torino, Siena, Genoa, Napoli e Salernitana, parla in conferenza stampa, spiegando le sue ragioni: "E’ una decisione assolutamente mia, come sempre mi è capitato in carriera. Mi dispiace che parte della mia famiglia ci sia rimasta male, ma ho ragionato con la mia testa e sono convinto di aver preso la strada giusta. Anzitutto mi preme ringraziare tutti i presidenti, gli allenatori, i calciatori e i dirigenti che ho incontrato nella mia carriera: da ognuno ho imparato qualcosa, anche da chi non mi faceva giocare per scelta tecnica. Sono felicissimo di quello che ho fatto e non cambierei nulla, mi dispiace non aver raggiunto il traguardo dei 200 gol ma ho segnato molto e mi sono tolto la soddisfazione di vincere numerosi campionati. Tutti tatuati sulla mia pelle. A Napoli sono rimasto molto legato, fa piacere che una piazza così calorosa abbia imparato a stimarmi soprattutto come persona. Ora inizia questo nuovo viaggio e voglio dire grazie anche a mister Ventura che mi ha permesso di fare allenamento e di lavorare al fianco dei miei compagni durante il ritiro". 

    LE CONDIZIONI - "C’era già stato un discorso con la proprietà e con la dirigenza, ho soltanto anticipato i tempi perché ho avuto paura di ritrovarmi a giugno a girarmi i pollici in casa senza fare nulla. Non c’entra il discorso tecnico o fisico: a parte qualche acciacco mi sento benissimo, anche a Lecce sono sceso in campo per una ventina di minuti. Abbiamo soltanto deciso di anticipare a settembre quello che era già stabilito in vista della conclusione della stagione. Posso assicurarvi che la Campania è piena di talenti che vanno scoperti e valorizzati, a me spetterà questo compito e sono strafelice". 

    SUL FUTURO - "La passata stagione? Ho fatto solo due gol e so che la gente si aspettava ben altro visto che ho sempre concluso i campionati in doppia cifra, ma non ho fatto il ritiro e questa cosa incide. Non ho rimpianti: se a 38 anni ti prospettano un nuovo lavoro e una prosecuzione di carriera in un’altra veste non puoi non pensarci... Dico che non ho rubato nessuno stipendio, c’erano proposte economiche più vantaggiose e club che, fino a 15 giorni fa, mi proponevano due anni di contratto".

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