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Calafiori: "Di Bologna mi mancherebbe tutto. Grato a De Rossi e Motta, un vaffa a Blessin"
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THIAGO MOTTA - "Parte tutto dalla libertà che ti dà l'allenatore, Motta mi ha visto subito anche come centrale difensivo: con lui ho imparato un mare di cose. E' la sua filosofia, non importa chi va ma quello spazio va aggredito e sfruttato. Senza paura e usando sempre la personalità.
'RIVOLUZIONARIO' - "Come definirei Motta? Rivoluzionario, intelligente, rigoroso, preciso. Con lui ho imparato tanti aspetti specifici del calcio che non conoscevo. "
IN CHAMPIONS - "La qualificazione in Champions è arrivata per l'unione che abbiamo, per la squadra che siamo diventati. Ci divertiamo e credo che tutto sia stato meritato."
SE LASCIA BOLOGNA... - "Di Bologna mi mancherebbe tutto, la città, la gente, i compagni, Motta"
IL SOGNO - "Vincere la Champions".
GRATITUDINE - "A Daniele De Rossi: quando ero un baby infortunato lui mi portava a casa, mi aspettava, mi riprendeva. E a Totti. Ora a Thiago Motta, con lui ho imparato tanti altri aspetti del calcio che non conoscevo. Nella vita? A tutta la mia famiglia, agli amici dentro e fuori il calcio, che si tratti del mio migliore amico, che si chiama Cesaroni o di Bove della Roma o Bouah, che sta al Catania. E alla mia ragazza, Benedetta".
MOURINHO - "Con lui cominciai anche abbastanza bene, poi ci fu la gara contro il Bodo in cui perdemmo 6-1: da lì le cose precipitarono. Io cominciai a guardare dalla panchina, le scelte andarono su altri ma la mia necessità e volontà erano quelle di giocare. Fu una sua scelta, certo, ma ti dico anche una cosa: io e Mou ci sentiamo, mi ha scritto diversi messaggi, c'è un bel rapporto fra noi".
UN VAFFA - "A un allenatore che ho avuto al Genoa, Blessin. Mi impegnavo molto, mi allenavo duramente. La presa in giro non la accettavo, non mi è piaciuta".